Il 15 aprile comincia a New York il primo dei quattro processi penali in cui è coinvolto Donald Trump. È il primo processo penale a carico di un ex presidente degli Stati Uniti. Trump dovrà affrontare le accuse del procuratore distrettuale di Manhattan per il presunto pagamento illecito di 130mila dollari versato all’attrice di film porno Stormy Daniels in cambio del suo silenzio prima della campagna elettorale del 2016 su un rapporto sessuale avuto una decina di anni prima. Trump rischia un massimo di quattro anni di carcere.
Il processo contro Trump si svolgerà nel contesto della sua campagna elettorale per le presidenziali americane, e alla fine potrebbe vedere il probabile candidato repubblicano diventare un cittadino condannato mesi prima che gli elettori si rechino alle urne a novembre. «È senza precedenti», ha spiegato Alex Keyssar, professore di storia e politiche pubbliche alla Kennedy School dell’Università di Harvard alla Bbc. «Non c’è mai stato nulla di lontanamente paragonabile a questo».
Nella prima fase del processo, verranno selezionati i dodici componenti della giuria popolare, che dovranno assistere a tutte le fasi e alla fine esprimere un verdetto di colpevolezza o innocenza, basandosi sulle prove e sulle testimonianze presentate. Sarà poi la magistratura vera e propria a emettere la sentenza e decidere la pena.
Il processo dovrebbe durare dalle sei alle otto settimane e sarà incentrato sulla somma erogata da Trump al suo ex avvocato Michael Cohen, il quale sostiene che l’ex presidente gli avrebbe ordinato di pagare 130mila dollari a Stormy Daniels in cambio del suo silenzio su una presunta relazione avuta con Trump. Un passaggio di denaro che i pubblici ministeri hanno descritto come un tentativo di «influenzare illegalmente» le elezioni del 2016.
L’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan sostiene che Trump abbia commesso un reato registrando il rimborso a Cohen come spese legali. In totale, l’ex presiente è accusato di trentaquattro reati di falsificazione di documenti aziendali.
Si prevede che nel processo si alterneranno diversi testimoni pittoreschi al centro del caso, tra cui Cohen e la stessa Stormy Daniels. Trump ha già definito il caso un «processo show comunista».
L’ex presidente è stato incriminato circa un anno fa e il processo sarebbe dovuto iniziare il 25 marzo scorso. Il 15 marzo però un giudice di New York aveva deciso di rinviarlo al 15 aprile per permettere alla difesa di studiare circa 100mila pagine di nuovi documenti contenenti informazioni sul caso. Il rinvio era stato una vittoria per Trump, che da tempo sta cercando di posticipare il più possibile i processi per fare in modo che le udienze e le eventuali condanne o assoluzioni non interferiscano con la campagna elettorale per le elezioni presidenziali di novembre.