Domenica il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al presidente statunitense Joe Biden e al leader cinese Xi Jinping nella speranza di vederli al prossimo vertice di pace che si terrà in Svizzera il 15 giugno.
Nel video, girato in inglese e registrato all’interno dei resti carbonizzati di una sala stampa distrutta in un attacco aereo russo, Zelensky ha detto che il vertice «mostrerà chi nel mondo vuole davvero porre fine alla guerra». E ancora: «Mi rivolgo ai leader del mondo che sono ancora lontani dagli sforzi globali del vertice globale per la pace, al presidente Biden, il leader degli Stati Uniti, e al presidente Xi, il leader della Cina. Per favore, mostrate la vostra leadership nel portare avanti la pace, la pace vera e non solo una pausa tra un attacco e l’altro».
Nelle ultime settimane le forze di Mosca sono avanzate sul campo di battaglia e hanno intensificato gli attacchi aerei sulle città. Per questo a Kyjiv sperano che l’incontro di giugno in Svizzera possa contribuire ad aumentare la pressione internazionale sul presidente russo Vladimir Putin. La risposta della Russia, che al summit non è invitata, al momento sta in un messaggio in cui ritiene perfino superfluo il tentativo di organizzare una conferenza di pace.
Ma l’appello di Zelensky arriva appena due giorni dopo che alcune fonti russe avevano detto a Reuters che Putin era pronto a fermare la guerra in Ucraina con un cessate il fuoco e un negoziato che riconosca le attuali linee del campo di battaglia.
Solo che il resto del mondo, a partire da Zelensky e dagli alleati dell’Ucraina, sa bene che un cessate il fuoco di questo tipo aiuterà solo la Russia a riarmarsi e riorganizzarsi. In attesa di nuovi attacchi.
Intanto oggi il re di Spagna, Felipe VI, e il presidente del governo, Pedro Sánchez, riceveranno a Madrid proprio Volodymyr Zelensky, dopo che la sua visita del 17 maggio era stata rinviata a causa dell’intensificarsi dell’offensiva russa nel Nord Est. Secondo l’agenda del governo, il leader ucraino sarà ricevuto da Sánchez al Palazzo della Moncloa a mezzogiorno e dopo l’incontro si terrà una conferenza stampa congiunta con i media.
Sánchez e Zelensky dovrebbero firmare un accordo di sicurezza che i due esecutivi hanno negoziato bilateralmente e che è in linea con quelli firmati dai Paesi del G7 e da altri Paesi europei. L’obiettivo è fornire all’Ucraina garanzie di assistenza alla sicurezza che riceverà per un certo periodo di tempo.