Preferirei di noLa notizia della democrazia in crisi a causa dell’astensione è fortemente esagerata

I dati italiani dell’affluenza sono in linea con quelli europei, e paragonabili a quelli di Stati simili per popolazione e struttura economica

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I dati sull’affluenza alle ultime elezioni europee hanno riproposto il dibattito, ricorrente nel nostro Paese, sul significato politico dell’astensionismo, sulle responsabilità dei partiti e, talvolta, persino sulla legittimazione degli eletti. Guardando ai dati, però, ci si potrebbe chiedere quanto una discussione del genere abbia davvero senso, e se non si stia dando all’astensionismo più rilevanza di quanta dovrebbe averne. 

Partendo dalla constatazione banale che si votava in tutta l’Unione europea, è innanzi tutto ai dati europei che bisogna guardare. Ci accorgiamo allora che il dato italiano del 48,3 per cento è solo di poco sotto la media Ue, che è al cinquantuno per cento. La Francia ci supera di poco (51,5 per cento) come la Spagna (49,2 per cento). I Paesi Bassi sono sotto (46,2 per cento), il Portogallo è al trentasei per cento. Il Paese con più affluenza è il Belgio (89,8 per cento), un paese dove il voto è obbligatorio (come in Lussemburgo). La Croazia ha la partecipazione più bassa: 21,3 per cento.

 

In questa prospettiva, i dati italiani sono tutto sommato in linea con quelli europei, paragonabili a quelli di Paesi simili per popolazione e struttura economica. Nessuno metterebbe in dubbio la salute della democrazia in Francia o nei Paesi Bassi, dunque perché sollevare il dibattito in Italia? Il Regno Unito, da molti considerato un modello per il suo meccanismo istituzionale, non ha mai avuto un’affluenza superiore al trentasette per cento alle europee, finché è stato nell’Unione. Se esiste un caso italiano, questo è solo la variante di un caso europeo. Certo, l’Italia ha la specificità di avere un andamento costantemente in calo, ma anche in altri grandi Paesi Ue la tendenza globale, salvo tornate elettorali più partecipate, è quella di una discesa. E infatti la media europea, negli anni, ha avuto un calo generale, risollevandosi, anzi, proprio negli ultimi anni.

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