Sia il cancelliere tedesco Olaf Scholz sia il presidente francese Emmanuel Macron hanno fatto sapere che una decisione sui posti di vertice di Bruxelles – inclusa la riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea – arriverà rapidamente. «Le decisioni sui posti più importanti che devono essere ricoperti in Europa saranno prese molto velocemente perché l’Unione europea possa agire», ha detto Scholz in un’intervista alle testate di Axel Springer a margine del vertice del G7 in Italia.
Anzi, secondo Politico, il primo accordo informale potrebbe arrivare già lunedì 17 giugno, quando i leader europei si riuniscono a Bruxelles per un vertice informale per discutere delle cariche più importanti dell’Ue, tra cui il prossimo presidente della Commissione europea, il presidente del Consiglio europeo e il capo della politica estera. La decisione, poi, dovrebbe essere ratificata nel prossimo vertice del Consiglio europeo del 27-28 giugno.
Secondo Scholz, «tutti sono d’accordo sul fatto che decideremo rapidamente tutte queste questioni in una volta sola». Macron, prima di lui, aveva anche detto di ritenere che i colloqui con l’Ue avrebbero potuto portare a una decisione sui ruoli più importanti di Bruxelles già in questa settimana.
Von der Leyen potrebbe assicurarsi un secondo mandato dopo il successo elettorale del suo Partito popolare europeo di centrodestra nelle elezioni europee. Per essere riconfermata, avrà poi bisogno anche del sostegno della maggioranza del Parlamento europeo: almeno 361 dei 720 deputati. Se i leader dell’Ue raggiungessero un accordo sui posti di vertice alla fine del mese, il Parlamento potrebbe votare già il 18 luglio per eleggere il prossimo presidente della Commissione europea.
Scholz, che non ha appoggiato pubblicamente von der Leyen, ha detto che «ci sono tutte le indicazioni che Ursula von der Leyen potrà ricoprire un secondo mandato» dopo le elezioni. «Credo che ora si tratti di mettere insieme il tutto in modo molto rapido e coerente. E ci riusciremo».
Il Cancelliere tedesco ha anche lasciato intendere che von der Leyen dovrebbe evitare alleanze con partiti di estrema destra. Parlando della premier italiana Giorgia Meloni, ha detto che è «all’estrema destra dello spettro politico» e fuori da qualsiasi alleanza per il governo dell’Europa. «Penso che sia molto importante che il futuro presidente della Commissione possa fare affidamento sui tradizionali partiti democratici del Parlamento europeo, cioè i conservatori che fanno parte del Partito popolare europeo, i social democratici e liberali», ha aggiunto. Dichiarazioni che, secondo Repubblica, avrebbero fatto infuriare la premier Meloni, che potrebbe chiedere un commissario «identitario» o sulla gestione dei flussi migratori o agli Affari interni.