Enfant terribleEmmanuel Macron ha accettato le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal

Il trentacinquenne premier guiderà un governo ad interim fino alla formazione del prossimo gabinetto

LaPresse

Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha accettato le dimissioni presentate dal trentacinquenne primo ministro Gabriel Attal che rimarrà in carica in un governo ad interim fino alla nomina del nuovo esecutivo. «Non aspiro a essere il prossimo premier», ha dichiarato Attal in televisione al canale Tf1.  Macron ha ringraziato pubblicamente Attal su X per aver «messo tutte le energie al servizio del popolo francese». Il governo di transizione gestirà gli affari correnti senza poter presentare nuove leggi o apportare modifiche significative. La sua funzione includerà garantire che si svolgano senza intoppi le Olimpiadi, che inizieranno il 26 luglio.

Il premier centrista si è dimesso in una fase particolare della politica francese in cui dopo le recenti elezioni legislative anticipate nessun blocco politico ha ottenuto la maggioranza assoluta della Assemblea Nazionale. Questa fase offrirà inoltre ai partiti politici più tempo per costruire una coalizione di governo dopo che il ballottaggio del 7 luglio ha lasciato l’Assemblea Nazionale senza una maggioranza complessiva.

L’alleanza Nuovo Fronte Popolare composta da Socialisti, Comunisti, Verdi e la sinistra radicale di France Insoumise (Lfi) ha ottenuto il maggior numero di seggi: centonovantatré su cinquecentosettantasette. Ensemble di Macron e i suoi alleati si sono piazzati secondi con centosessantaquattro seggi, mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella è arrivato terzo con centoquarantatré seggi. 

Il Nuovo Fronte Popolare è stato finora incapace di proporre un candidato di consenso per il ruolo di Primo Ministro a causa di conflitti interni, in particolare tra France Insoumise e i Socialisti più moderati. Recentemente, i Socialisti hanno bocciato Huguette Bello, ex deputata comunista sostenuta dagli altri partiti di sinistra, mentre Lfi ha respinto Laurence Tubiana, economista sostenuta da Socialisti, Comunisti e Verdi. Il deputato di sinistra François Ruffin ha definito queste lotte interne «vergognose». 

Una volta dimessosi, Attal e altri membri del gabinetto potranno prendere i loro seggi in parlamento e partecipare alla costruzione della coalizione. L’Assemblea Nazionale si riunirà giovedì per eleggere il presidente dell’Assemblea e altre posizioni chiave.

Secondo alcuni retroscena svelati dai giornali francesi, tra Macron e Attal sono emerse tensioni. Il giovane primo ministro avrebbe attribuito a Macron la colpa per la sconfitta elettorale, avvenuta solo sei mesi dopo la sua nomina come il più giovane capo di governo della storia francese a trentaquattro anni. Macron ha ancora quasi tre anni di mandato presidenziale prima delle elezioni del 2027, in cui si prevede che la leader di estrema destra Marine Le Pen si candidi nuovamente per l’Eliseo. 

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