C’è il via libera della Commissione europea al pagamento della quinta rata del Pnrr. L’esecutivo Ue ha dato la sua valutazione preliminare positiva agli 11,1 miliardi di euro – di cui 3,2 in sovvenzioni e altri 7,9 sotto forma di prestiti – per cinquantaquattro traguardi-obiettivi del piano italiano. Lo scorso dicembre la richiesta era stata di 10,6 miliardi per cinquantadue traguardi-obiettivi. Ma l’importo è salito perché contiene l’anticipo – da mezzo miliardo – di due obiettivi della sesta rata, già raggiunti. Al momento i pagamenti approvati nel Pnrr italiano salgono ora a 113,5 miliardi su 194,4 miliardi.
C’è ancora in sospeso il raggiungimento di un obiettivo da centodieci milioni di euro – l’un per cento della rata – che, come spiega il Sole 24 Ore, la Commissione dice di non poter valutare per motivi metodologici. «C’è una difficoltà di interpretazione di un criterio dal punto di vista tecnico», ha provato a chiarire il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto. Il nodo starebbe nella formulazione scelta dal Consiglio Ue per l’ok al target e la Commissione ha detto di non poterne valutare il raggiungimento. Ora, aggiunge l’Ansa, c’è da attendere che l’Italia chieda al Consiglio una modifica. Per l’input finale della Commissione sull’esborso della quinta rata ci vorrà ora l’ok del Comitato economico e finanziario.
La quinta rata del Pnrr italiano include nove traguardi-obiettivi green, che riguardano transizione ambientale, la gestione dei rifiuti e quella delle acque. C’è la chiusura di ventidue discariche illegali su trentaquattro (il sessanta per cento); c’è il miglioramento della raccolta differenziata con un taglio del nove per cento del divario tra la media nazionale e la peggior performance regionale; c’è la mobilità sostenibile, con duecento chilometri di ciclovie completate in aree metropolitane, e con duecentotrentuno nuovi chilometri di trasporto pubblico e tremila nuovi bus a emissioni zero o a basse emissioni.
Ci sono poi gli obiettivi della transizione digitale della Pubblica Amministrazione, con diciassette traguardi-obiettivi. Al 31 dicembre 2023, segnala il Sole 24 Ore, altre 6.678 pubbliche amministrazioni hanno adottato sistemi di pagamento digitale PagoPA (+71 per cento dal 2021) e hanno aggiunto il servizio con la app Io 10.675 pubbliche amministrazioni (+251 per cento del 2021).