Tra le macerieDue persone sono morte a causa del crollo di un ballatoio nella Vela Celeste di Scampia

Il cedimento strutturale del passaggio esterno al terzo piano dello storico edificio a Napoli ha portato al ferimento di tredici persone, tra cui sette bambini. L’incidente è avvenuto lunedì sera, intorno alle 23

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Alle 23 di lunedì è crollato un ballatoio al terzo piano della Vela Celeste di Scampia a Napoli, causando la morte di due persone e il ferimento di tredici, tra cui sette bambini. Sul posto sono intervenuti rapidamente i vigili del fuoco, che hanno scavato tra le macerie e completato l’evacuazione dei piani alti. La polizia ha aperto un’indagine per determinare le cause del cedimento, probabilmente strutturale, del ballatoio del terzo piano che ha portato poi al crollo di quelli del secondo e primo piano. Il ballatoio è la piattaforma stretta e lunga che corre lungo il perimetro di un edificio, spesso utilizzata come passaggio esterno per accedere alle diverse unità abitative. Nel caso della Vela Celeste, i ballatoi collegano gli appartamenti ai piani superiori.

A seguito del crollo, il prefetto Michele di Bari ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi per gestire le operazioni di emergenza e assistenza ai residenti sfollati. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha partecipato a un sopralluogo sul posto per valutare i danni e coordinare gli interventi di messa in sicurezza.

Le Vele di Scampia sono un complesso residenziale costruito tra il 1962 e il 1975 su progetto dell’architetto Franz Di Salvo. Originariamente concepite come un “nucleo di socializzazione” con spazi comuni e servizi per la comunità, le Vele non hanno mai visto la realizzazione di queste strutture, portando a un rapido degrado e all’insediamento di attività criminali. Anche per questo motivo il Comune ha demolito alcune di queste strutture, lasciando in piedi solo la Vela Celeste, recentemente inclusa in un piano di rigenerazione urbana annunciato dall’amministrazione Manfredi. Il progetto, finanziato con circa diciotto milioni di euro, prevede la riqualificazione degli spazi comuni, dei garage, dei porticati e delle superfici orizzontali di copertura. Questo intervento rappresenta un tentativo di recuperare l’unica Vela destinata a rimanere come simbolo del passato e delle lotte della comunità di Scampia.

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