Il primo ministro ungherese Viktor Orbán andrà oggi nella capitale ucraina per una visita a sorpresa, secondo quanto anticipato dal Financial Times e dal Guardian, dopo che lunedì Budapest ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea. Orbán, primo alleato della Russia nell’Ue, dovrebbe incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a Kyjiv. Sarà il primo viaggio di uno dei politici europei più filorussi da quando la Russia ha lanciato la sua invasione su vasta scala nel 2022.
Una fonte ungherese nella notte ha confermato i piani al Guardian: «Orbán sarà qui domani, a meno che non ci sia un cambiamento dell’ultimo minuto».
Una delle fonti del quotidiano britannico da Budapest ha detto che i piani del viaggio di Orbán sono stati messi a punto dopo lunghe trattative sulla questione dei diritti per la minoranza ucraina di lingua ungherese, che vive nell’estremo ovest vicino al confine tra i due Paesi. «La precondizione per l’incontro era che la questione dei diritti di nazionalità fosse risolta. Nelle ultime settimane è stato raggiunto un accordo. Potranno annunciarlo come un successo», ha spiegato la fonte ungherese.
A differenza della maggior parte degli Stati europei, l’Ungheria ha ripetutamente messo in dubbio la necessità di sostenere militarmente l’Ucraina, e ha invece chiesto un cessate il fuoco. Dopo aver vinto le elezioni parlamentari nel 2022, Orbán ha incluso Zelensky in una lista di “oppositori” che avrebbero cospirato contro di lui e sostenuto l’opposizione. Nel frattempo, Budapest ha mantenuto i canali aperti con Mosca, e il ministro degli Esteri di Orbán, Péter Szijjártó, ha fatto almeno cinque viaggi in Russia dall’inizio della guerra, l’ultimo al forum economico a San Pietroburgo il mese scorso.
Lunedì 1 luglio l’Ungheria ha assunto la presidenza di turno dell’Ue fino alla fine dell’anno, con sgomento di molti altri politici europei, visti i frequenti scontri del Paese con Bruxelles su questioni di stato di diritto interno e politica estera.
Una fonte ucraina ha detto al Guardian che non si sa se Orbán si recherà a Kyjiv a titolo bilaterale o come rappresentante dell’Ue. La scorsa settimana, i governi dell’Ue hanno concordato di utilizzare 1,4 miliardi di euro (1,2 miliardi di sterline) di profitti derivanti dai beni russi congelati per fornire armi e altri aiuti all’Ucraina, aggirando il veto ungherese che aveva ha ostacolato le decisioni dell’Ue sull’Ucraina. In risposta, Budapest ha accusato l’Ue di una violazione «spudorata» delle sue stesse regole.