Profondo russoLa controffensiva ucraina sta creando un «vero dilemma» per Putin, dice Biden

Il presidente degli Stati Uniti ha commentato l’operazione militare di Kyjiv, confermando che Washington è in costante contatto con il governo ucraino, anche se non è coinvolta nella pianificazione o nella sua esecuzione

LaPresse

L’incursione dell’esercito ucraino nella regione russa di Kursk è penetrata fino a ventotto km dal confine ottenendo il controllo di almeno settantaquattro insediamenti. Il governatore della regione confinante di Belgorod ha dichiarato lo stato di emergenza a causa dei continui bombardamenti di missili e droni ucraini. È una delle prime volte che una regione russa interna dichiara formalmente uno stato di emergenza per attacchi esterni. L’offensiva ha interrotto le normali operazioni logistiche in Russia, inclusi i trasporti di gas attraverso la città di Sudzha, un’importante rotta per il gas che dalla Siberia occidentale attraversa l’Ucraina per raggiungere l’Europa. Gazprom, tuttavia, ha confermato che le forniture di gas attraverso Sudzha continuano nonostante il conflitto in corso.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze di Kyjiv hanno catturato numerosi soldati russi durante l’incursione, aumentando il cosiddetto fondo di scambio per futuri scambi di prigionieri. E il comandante ucraino Oleksandr Syrskyi ha indicato che l’operazione sta proseguendo secondo i piani e che ulteriori fasi sono in preparazione, lasciando intendere che l’offensiva potrebbe espandersi ulteriormente o cambiare direzione in risposta alle condizioni sul campo.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito la controffensiva ucraina nella regione di Kursk un «vero dilemma» per il dittatore russo Vladimir Putin, sottolineando come questa nuova fase del conflitto stia mettendo sotto pressione il Cremlino, costringendo così la Russia a rivedere la propria strategia complessiva nella guerra. Biden ha anche confermato che gli Stati Uniti sono in costante contatto con il governo ucraino riguardo agli sviluppi sul campo della controffensiva, ma ha chiarito che Washington non è coinvolta direttamente nella pianificazione o nell’esecuzione dell’operazione militare.

Il Cremlino ha mobilitato rinforzi dalla regione di Kaliningrad, l’exclave russa situata tra la Lituania e la Polonia, sul Mar Baltico e ha ricevuto sostegno militare dalla Bielorussia: il dittatore Alexander Lukashenko che ha ordinato l’invio di equipaggiamenti alle truppe russe nella zona di conflitto.

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