Legge di bilancioIl governo deve trovare almeno 16,7 miliardi per prorogare sgravi e aiuti

Palazzo Chigi starebbe lavorando a una manovra da 22-23 miliardi di euro: con 13 miliardi già definiti, si cercano altre risorse per confermare nel 2025 misure come il taglio del cuneo fiscale, il taglio dell’Irped, la maxi deduzione per l’occupazione, la card “Dedicata a te» e il taglio del canone Rai

(Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)

Dopo Ferragosto, si apre come sempre una delle partite più complesse che il governo sarà chiamato ad affrontare già dalle prossime due settimane: la legge di bilancio per il 2025.

Palazzo Chigi starebbe lavorando a una manovra da 22-23 miliardi di euro: con 13 miliardi già definiti, si cercano altre risorse. Perché, tra sgravi contributivi, taglio delle tasse e aiuti, ci sono 16,7 miliardi di euro da prorogare.

Tra circa un mese, poi, entro il 20 settembre, le nuove regole del patto di stabilità introdotte da Bruxelles obbligano l’esecutivo a indicare alla Commissione europea il piano pluriennale di spesa con cui chiarirà come vorranno assorbire la correzione dei conti pubblici e soprattutto quante saranno le risorse da mettere sul piatto per finanziare la prossima legge di bilancio.

Bisognerà capire quali delle misure introdotte lo scorso anno a sostegno di lavoratori e famiglie il governo vorrà replicare o magari accrescere. Parliamo di misure che scadono tutte il prossimo 31 dicembre 2024.

Solo il taglio del cuneo fiscale per lavoratori fino a 35mila euro e il taglio Irpef da sole richiedono – per essere prorogate un altro anno – almeno 14 miliardi di euro: 9,4 miliardi il taglio del cuneo, più più altri quattro miliardi circa per il taglio delle tasse. Ci sono poi la tassazione al 5 per cento dei premi di produttività (già riconosciuta a 15mila imprese), l’innalzamento della soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit, gli sgravi per le lavoratrici con due figli e il nuovo maxi sconto per l’occupazione al 120% o fino al 130% per i lavoratori fragili, la social card anti-povertà “Dedicata a te”, oltre alla riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro.

Nel frattempo, la Ragioneria generale dello Stato ha reso noto che le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-giugno 2024 sono aumentate di 13,113 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023. E un aiuto potrebbe arrivare da qui.

Ma oltre alle misure da confermare, il governo dovrà poi decidere cosa fare dell’altro delicato capitolo delle pensioni. Nella maggioranza ci sono idee diverse: la Lega punterebbe alle uscite anticipate anche riproponendo un versione ammorbidita di Quota 41, mentre Forza Italia vuole almeno l’aumento delle pensioni minime.

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