Antisemitismo islamicoLa fallita strage nella sinagoga francese mostra che Hamas vuole sterminare ebrei anche in Europa

L’attentato a La Grande-Motte, nel sud della Francia, non è stato un atto isolato di un pazzo, ma fa parte di una più ampia strategia di violenza coordinata dall’organizzazione terroristica palestinese contro Israele e il popolo ebraico

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«L’attacco alla sinagoga di La Grande-Motte marca un tornante nella violenza antisemita», con questo titolo in prima pagina Le Monde sottolinea quanto non è stato sinora sufficientemente recepito di quell’attentato dai media: non è stato un gesto antisemita come migliaia di altri, è stato un tentativo di massacrare degli ebrei in una strage, agli ordini di Hamas. Secondo la ricostruzione fatta dal ministro degli Interni Gérald Darmanin, infatti, sulla scorta dei riscontri effettuati dall’antiterrorismo, l’autore dell’attacco aveva un progetto orripilante: incendiare la sinagoga e, dopo essersi piazzato davanti alla porta, uccidere con un’ascia e con una pistola gli ebrei che fuggivano dalle fiamme. Una strage, insomma. Il tutto, ovviamente, con la kefiah sul capo e la bandiera palestinese avvolta sulla vita. 

«La Francia per poco non è stata colpita da un dramma assoluto», ha detto, palesemente impressionato dall’esito delle indagini il premier Gabriel Attal, che si è immediatamente precipitato in visita di solidarietà alla comunità ebraica di La Grande-Motte assieme al ministro degli Interni Gérald Darmanin per significare che il governo ha pienamente afferrato la gravità dell’accaduto. Dunque, un salto di qualità orribile rispetto ai più di milleseicentosettantasei atti di antisemitismo registrati in Francia nel 2023 e agli ottocentottantasette registrati nel primo semestre del 2024, con un incremento del quattrocento per cento. Tanto orribile che, come non è mai successo dal 7 ottobre 2023, le indagini non vengono svolte dalla Polizia o dalla Gnr, ma dalla Procura nazionale antiterrorismo. 

Non è la prima volta che in Francia e in Europa ebrei sono stati uccisi perché ebrei e solo per un caso questo piccolo pogrom non è stato portato a termine. Dall’uccisione barbara di Ilan Halimi il 13 febbraio 2006, alla strage davanti alla scuola ebraica di Tolosa l’11 marzo 2012, a quella del mercato Hypercacher, dopo la strage di Charlie Hebdo il 9 gennaio 2015 fino all’uccisione barbara di Sarah Halimi Mireille Koll nel marzo 2018. Più di dieci sono gli ebrei trucidati in Francia perché ebrei. Ma è la prima volta in assoluto che si tenta una strage di ebrei ubbidendo in pieno al mandato di Hamas, collegandola esplicitamente alla guerra di Gaza. Il tutto, sulla base dell’orribile equazione di ebreo = israeliano.

Il punto osceno di questo attentato mancato è l’obiettivo, una sinagoga, il luogo del culto ebraico, e i suoi fedeli equiparati ad agenti dello Stato di Israele, e come tali da uccidere, come fossero soldati israeliani e la sinagoga una caserma.

È questa l’ennesima prova e manifestazione di un antisemitismo islamico radicale e spietato, che ambisce a colpire a morte Israele perché patria del popolo ebraico ed è questa la vera, insormontabile ragione del conflitto israelo-palestinese. Con un di più: questo attentato, così come le migliaia di atti di antisemitismo nel vecchio continente, spesso da parte di immigrati di prima e seconda generazione, dimostra come ormai frane dell’emigrazione islamica siano in Europa un veicolo di odio e violenza contro gli ebrei. Una realtà, una contraddizione, un pericolo, che prima o poi dovranno essere affrontati.

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