Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivendicato per la prima volta l’incursione a sorpresa di Kyjiv nella regione russa di Kursk per «ripristinare la giustizia» e fare pressione sulle forze di Mosca.
In un discorso video notturno, Zelensky ha spiegato di aver discusso dell’operazione con il comandante ucraino Oleksandr Syrskyi. «Ho ricevuto diversi rapporti dal comandante in capo Syrskyi riguardo alla linea del fronte e alle nostre azioni per spingere la guerra sul territorio dell’aggressore», ha detto sabato sera. «L’Ucraina sta dimostrando che può effettivamente ripristinare la giustizia e sta garantendo esattamente il tipo di pressione necessaria: pressione sull’aggressore».
Nel frattempo, le bombe russe sono tornate ad abbattersi sulla regione di Kyjiv, dove un raid di Mosca ha colpito un distretto vicino alla capitale uccidendo un padre e il suo bambino di quattro anni, e ferendo altre tre persone. «Secondo le prime informazioni, i russi hanno utilizzato un missile nordcoreano» su Kyjiv, ha denunciato Zelensky, tornando a chiedere ai partner di togliere qualunque limite nell’uso delle armi occidentali per poter colpire anche in territorio russo. «Abbiamo bisogno di soluzioni che eliminino le restrizioni alle nostre azioni difensive», ha detto il leader ucraino. «Quando la capacità a lungo raggio dell’Ucraina non avrà più limiti, avvicineremo davvero la sua giusta fine».
L’appello del presidente arriva all’indomani della prima chiara ammissione dell’operazione ucraina per «spingere la guerra» in territorio russo.
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato domenica di aver distrutto quattordici droni ucraini e quattro missili balistici tattici Tochka-U sulla regione di Kursk, e altri diciotto droni su altre regioni russe finite nel mirino dell’Ucraina. Il generale russo Valery Gerasimov ha detto che gli attacchi sono stati fermati, ma la Russia non ha respinto ancora le forze ucraine oltre il confine.
Zelensky ha spiegato nel video che la Russia ha lanciato quest’estate quasi 2.000 attacchi sulla regione ucraina di Sumy da Kursk e che questi attacchi meritavano una risposta ucraina. «Artiglieria, mortai, droni. Registriamo anche attacchi missilistici e ciascuno di questi attacchi merita una risposta giusta», ha detto il leader ucraino.
In precedenza, funzionari di Kursk avevano fatto sapere che tredici persone erano rimaste ferite in città dopo che i detriti di un missile ucraino distrutto erano caduti su un edificio residenziale di nove piani. Un’immagine pubblicata dal sindaco di Kursk mostrava le fiamme che si levavano attraverso un condominio circondato da detriti carbonizzati.
Alexei Smirnov, governatore ad interim di Kursk, ha ordinato alle autorità locali di accelerare l’evacuazione dei civili nelle aree a rischio. Sabato, l’agenzia di stampa statale russa Tass ha riferito che più di 76mila persone erano state evacuate.
I blogger militari russi affermano che i combattimenti si stanno svolgendo a una profondità di venti chilometri all’interno della regione di Kursk, spingendo alcuni di loro a chiedersi perché l’Ucraina sia riuscita a penetrare nella regione di Kursk così facilmente. Intanto, la commissaria russa per i diritti umani Tatyana Moskalkova ha fatto sapere di aver inviato un appello alle Nazioni Unite chiedendo di condannare le azioni dell’Ucraina a Kursk.