Ridere per sognareCondiviso, mantecato, approvato

Mai consiglio di amministrazione fu più fluido di quello di Casa I Wonder, una favola – vera –fatta di testa, passione e amicizia

«La maggior parte delle riunioni durano meno di cinque minuti e si svolgono in vivavoce, mentre manteco un piatto di spaghetti e Andrea mi racconta l’ultima pellicola che ha scelto di comprare». Una dichiarazione così non poteva che venire da Michele Casadei Massari, lo chef imprenditore che ha conquistato Manhattan con il calore della sua ospitalità e un grande senso degli affari. Questa volta però non siamo qui per raccontare il successo dell’ennesimo progetto di di ristorazione del cuoco romagnolo – in realtà è proprio così – ma per una nuova storia che parla di grandi schermi, passioni che convergono in business plan, emozioni e amicizie.

I Wonder Pictures nasce a Bologna nel 2013, per volontà di Andrea Romeo, con l’intento di riportare nelle sale italiane i migliori documentari e film di ricerca prodotti in Italia o all’estero. Grazie al fiuto innato di Andrea, i giusti consiglieri, una certa rapidità nella ricerca e nella fase di scouting di nuove pellicole, il progetto ha allargato gli orizzonti al di fuori del genere documentario per guardare alla distribuzione di film di azione, thriller, animazione, horror e biopic.

Il caso vuole che Romeo sia amico fidato di Casadei Massari, nato a Riccione ma cresciuto in tutto e per tutto nella capitale dei tortellini. Nonostante il secondo sia diventato nel corso degli anni un vero e proprio star chef in suolo americano, i due non si perdono di vista nel corso degli anni e anzi, scelgono insieme di lanciare un progetto ambizioso sulla carta ma non nelle premesse iniziali. Si può decidere di fare qualcosa che tanti, prima di te, hanno già fatto. Se lo fai per divertiti, ben prima che per specularci, potrai continuare a divertirti sempre senza perdere il gusto – e la soddisfazione – di goderti ogni centimetro conquistato senza aspettative.

La favola di I Wonder Pictures, spiegata in sintesi davanti ad un baccalà mantecato a notte fonda durante la 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è pressochè questa. Nonostante la ricetta possa sembrare semplice, sono passati già dieci anni dal giorno zero e proprio in occasione di questo anniversario è arrivato anche il primo Leone d’Oro. All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras, racconta l’emozionante storia dell’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin, diretto dalla regista di cui I Wonder Pictures aveva già distribuito Citizenfour (documentario che vinse l’Oscar nel 2015).

Andrea Romeo con i protagonisti di My Everything

A titolo informativo, in questi quattordici mesi IWP ha vinto anche la Palma d’oro al Festival di Cannes 2021 con Titane e l’Orso d’oro a Berlino 2022 con Alcarras. Divertendosi a sfidare il meccanismo delle scatole cinesi, questa realtà contiene al suo interno molti altri contenitori, per un totale di circa quaranta persone attualmente operative e un punto di vista che oggi è tra i più interessanti per il settore cinematografico. Anche quest’anno dunque era presente al Lido la piattaforma streaming IWONDERFULL – Prime Video Channel, che da anni sostiene la Settimana Internazionale della Critica (SIC), promuovendo un premio, il Gran Premio IWONDERFULL, assegnato da una giuria internazionale al miglior film in concorso.

Per tutto il tempo della mostra, I Wonder Picture  si è materializzata a Venezia attraverso uno degli sport più amati dai suoi founder: accogliere. Con questo intento è nata Casa I Wonder (senza ombra di dubbio il regno preferito di Casadei Massari all’interno del progetto), un progetto di ospitalità, ristorazione, convivialità e networking capace di solcare oceani e barriere linguistiche sedendo tutti alla stessa tavola. «Casa I Wonder rappresenta la perfetta sintesi tra l’arte cinematografica e l’eccellenza culinaria italiana», afferma Andrea Romeo. «Il nostro obiettivo è creare un’esperienza conviviale dove i nostri talent e gli amici del settore possano sentirsi, appunto, a casa e che rifletta nello stile lo spirito del festival o della mostra in cui siamo presenti».

Giulia Perovich, Albrecht Schuch protagonista di Peacock – altra pellicola distribuita da IWP – e Michele Casadei Massari

A  Venezia la casa base è stata la terrazza (privatizzata) del ristorante Valentino, per un fitto calendario di appuntamenti con tutte le delegazioni dei film promossi, amici, appassionati, giornalisti, autori, talent etc. A contribuire alla realizzazione delle cene e delle attività connesse alcune maison di eccellenza italiana come Ferrarini, Giusti, Palazzo di Varignana, Casa Marrazzo e Montelvini, declinati ogni giorno in un menu diverso. «Casa I Wonder è un ponte tra l’arte culinaria e quella cinematografica. Portiamo l’autenticità e la ricchezza della cucina italiana nei luoghi più prestigiosi del cinema mondiale, creando un dialogo unico che va oltre il cibo» racconta affascinato (e un po’ orgoglioso) Michele Casadei Massari. «E non avete visto nulla».

A gennaio, in occasione del Sundance Festival a Park City nell’Utah, di solito prendiamo una casa intera dove ospitiamo attori e amici e dove abbiamo la fortuna di poter cucinare noi stessi – io, insieme a colleghi ormai quasi parte della famiglia di I Wonder Pictures. In quell’occasione la fusione è totale, un amalgama perfetta tra quello che amiamo di più fare (da bravi italiani) e quest’avventura che sta crescendo in maniera esponenziale regalandoci tante soddisfazioni». Ancora una volta, la dimostrazione di quanto al cibo non si possano dare realmente confini perché il suo potere, da collante e aggregatore, è capace davvero di guidare l’inaspettato. Ora non ci resta che seguire il progress di IWP ed essere pronti alle novità di Casa I Wonder per il 2025.

Photo courtesy I Wonder Pictures – Riccardo Piazza

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