Senza treguaI missili di Hezbollah contro Israele sono arrivati fino ad Haifa

È il punto più a sud mai colpito nei recenti scontri al confine con il Libano. Il governo di Tel Aviv sta verificando se il leader di Hamas Yahya Sinwar sia stato ucciso negli attacchi dell’esercito a Gaza, ma lo scenario sembra improbabile

Associated Press / LaPresse

Dopo il bombardamento israeliano di venerdì 20 ottobre a Beirut, capitale del Libano, Israele ed Hezbollah continuano a scambiarsi pesanti attacchi con centinaia di missili da entrambi i lati. Nel fine settimana, i missili di Hezbollah sono arrivati fino alla zona intorno alla città israeliana di Haifa, il punto più a sud mai colpito nei recenti scontri al confine.

Israele ha diffuso il livello massimo di allerta per la popolazione in tutto il nord del Paese fino ad Haifa, dopo aver chiuso lo spazio aereo nella parte settentrionale del Paese. Per lunedì 23 settembre è stata ordinata la chiusura di tutte le scuole nel Nord del Paese. E l’ospedale Rambam di Haifa già da domenica ha iniziato a spostare i suoi pazienti in una struttura adibita in un parcheggio sotterraneo.

L’esercito israeliano ha riferito che nelle ultime ventiquattro ore i caccia hanno colpito circa duecentonovanta obiettivi nel Libano meridionale, tra cui lanciatori di missili e siti militari di Hezbollah. Che, a sua volta, ha colpito complessi industriali militari in Israele in risposta alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie dei giorni scorsi, che hanno provocato decine di morti e migliaia di feriti.

«Il Libano rischia di diventare nuova Gaza», ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. «Abbiamo inferto a Hezbollah una serie di colpi che non immaginava. Se non ha capito il messaggio, vi assicuro che ora capirà. Siamo determinati a riportare i nostri residenti nel nord sani e salvi alle loro case. Faremo tutto il necessario per ripristinare la sicurezza», ha dichiarato invece il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Hezbollah ha replicato, dichiarando che il conflitto tra il gruppo militante e Israele è ora entrato in una «nuova fase»: «Abbiamo una resistenza forte e capace. Tutte le opzioni sono sul tavolo, siamo pronti per qualsiasi scenario».

Intanto Israele sta indagando sulla possibilità che il leader di Hamas, Yahya Sinwar sia stato o meno ucciso a Gaza, basandosi su informazioni dell’intelligence militare, scrivono i media israeliani, sottolineando tuttavia che lo scenario sembra improbabile.

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