La Michelin nella food valley La rivelazione delle stelle va a Modena

La guida gastronomica più celebre e desiderata al mondo è l’unica in cui tutti gli chef ambiscono ad entrare. E oggi, nella Nuvola Lavazza di Torino, di sorprese ce ne sono tante. La Franciacorta come territorio saluta la guida, che ha ospitato nelle ultime tre edizioni, ma non salutano la “rossa” i vini della zona

Gastronomika

È la guida gastronomica più celebre e desiderata al mondo, e le sue rivelazioni, come i suoi ispettori, sono sempre coperte da mistero. È l’unica ancora davvero venduta nelle librerie, è quella in cui tutti gli chef ambiscono ad entrare. Ha un metodo preciso per guidare i suoi lettori nella scelta dei luoghi del gusto.

E oggi, nella Nuvola Lavazza di Torino, di rivelazioni ce ne sono tante da fare. Intanto perché la prossima edizione è la settantesima e sarà il 5 novembre al Teatro Pavarotti. E di sicuro riserverà tante sorprese, che come di consueto non ci verranno rivelate prima di quella data. E poi perché ogni triennio le partnership più istituzionali si rinnovano e capire dove verrà presentata la prossima edizione è come scoprire il sacro Graal.

La notizia interessa probabilmente solo gli addetti ai lavori, ma non è davvero solo così: perché il luogo d’Italia dove avviene l’incoronazione dei nuovi ristoranti stellati (che sarà a Novembre) è determinante per fare pronostici, ma anche per capire quale regione sarà valorizzata a livello enogastronomico e quella che ha deciso di investire nel settore – visto che partnership a livello economico ha un suo peso – e che probabilmente per i prossimi anni sarà al centro delle nostre comunicazioni.

Perché anche se nessuno lo ammette, dove va la Michelin, lì c’è il vero cuore della grande cucina. E per i prossimi tre anni il cuore rosso batterà a Modena, e l’Emilia Romagna sarà la regione designata a rappresentare per l’Italia il riferimento per gli eventi della Rossa.

La Franciacorta come territorio saluta la guida, che ha ospitato nelle ultime tre edizioni, ma non salutano la Michelin i vini della zona, che rimangono partner e continueranno a premiare il Sommelier dell’anno anche nella settantesima edizione della “rossa”.

Per spiegare quanto è importante il valore della guida, duecentotrentotto chef e manager di ristoranti stellati sono stati coinvolti in un sondaggio affidato da Michelin all’istituto JFC 2023, il valore economico indiretto della presenza dei ristoranti sulla guida sul territorio è stato di 439 milioni di euro, mentre quello ipotizzato per il 2024 è su 498 milioni. Una stella “vale” per il territorio 806 mila euro, 2,4 milioni un due stelle e 6,5 milioni di euro un tre stelle. Numeri decisamente impressionanti, che danno alla zona dove piovono stelle un beneficio economico non indifferente. E dimostrano ancora una volta quanto questa guida sia davvero in grado di fare la differenza nel panorama enogastronomico nazionale.

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