Dal febbraio 2022, dopo essere diventata madre, la cantautrice e scrittrice Claudia Lagona, in arte Levante, ha guardato il mondo fuori dalla porta di casa e ha cominciato a farle troppa paura. Così, ha deciso di inventare una dimensione diversa, dove poter riscrivere un mondo che oggi non c’è. In due anni, tutto in analogico, Levante ha costruito questo spazio ritagliando la realtà descritta sui quotidiani, sui giornali che strillavano e che tutt’ora strillano gli orrori della guerra, il dolore delle stragi, le lacrime dei familiari delle vittime della crisi climatica. Insomma, ha preso le parole e le ha reimmaginate, dando loro significati nuovi.
Oltre a essere una cantautrice, l’artista si è riscoperta artigiana della parola: alle poesie ha affiancato collage, dipinti, pensieri di conforto e di speranza, trasformando la cronaca brutale in un manuale che funge da promemoria: che in tempi come questi l’arte della meraviglia dev’essere un’opera quotidiana. Nel libro, pubblicato da Rizzoli, c’è anche un suo quaderno delle elementari del ’93, l’anno del suo primo collage.
Di seguito, vi lasciamo un estratto – composto da due poesie – di “Opera quotidiana”, presentato venerdì 15 novembre alla Milano Painting Academy. Levante sarà anche ospite di Etc Match, il live del nostro magazine, il 29 novembre alle 18:30 durante un talk con Enrico Dal Buono e Valentina Ardia.
Pagina 185
«Caos Blu:
sono io.
Mi riconoscerai
in tanti modi imperfetti
Attrattiva e repellente come
la musica il buio
la notte la luna un sogno
un cigno i capelli
sul Braccio di ferro
di una infelice favola romantica
perché non si cambia nome
Ma ci sono sempre
Spazi che parlano di noi
non sono tornata
Sono intorno».
Pagina 191
«L’eterno bambino
Fuori dal tempo
vuole andare sulla luna
ha la pelle dura
Per difendersi dal viaggio
sceglie l’infanzia
perché crea emozioni
Ma a che prezzo?
Messa all’angolo
l’età
insorge».
Da “Opera quotidiana” di Levante, Rizzoli, 204 pagine, 20 euro