A Milano c’è un’associazione che attraverso il pane crea momenti di aggregazione. Lo fa organizzando corsi per avvicinare le persone in modo semplice al complesso mondo della panificazione. «Non avete mai messo le mani in pasta? Avete già il vostro lievito madre e volete scoprire come usarlo al meglio? Nessun problema, la nostra offerta si rivolge ai principianti ma anche a chi è già a un livello più avanzato», fanno sapere da Forno Condiviso. Non un semplice forno, ma una nuova idea di comunità, un luogo aperto dove, impastando, si crea uno spazio di condivisione per chiunque abbia la passione per i lievitati.
Nato da un’idea di Anna Pacchi, food writer, e Laura Prosperi, professoressa di food studies all’università Bicocca, è stato reso possibile grazie al sostegno della Scuola dei Quartieri, un progetto del Comune di Milano che aiuta chi vuole avviare un’attività non profit nei quartieri della città. Grazie alla collaborazione con Made in Corvetto, Forno Condiviso aveva inizialmente trovato casa alla Cucina di quartiere nel Mercato Comunale di Piazzale Ferrara. Ora, data la temporanea chiusura del mercato, ha aperto un piccolo laboratorio in zona Porta Romana.
I corsi di Natale: pani dolci
Con l’avvicinarsi delle festività, Forno Condiviso organizza dei corsi speciali dedicati ai pani natalizi. Un modo per riscoprire il piacere di fare il pane e i dolci con le proprie mani, in un contesto di convivialità e condivisione. Quest’anno, si è partiti il 10 di novembre con quello sui pani dolci di Natale, un viaggio tra le ricette della tradizione nordica e dell’Europa centrale. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di imparare a fare lo stollen tedesco ai canditi, il bejgli ungherese ai semi di papavero e i lussekatter svedesi, soffici panini aromatizzati allo zafferano, preparati a forma di “S” e decorati con uvetta. Questi pani tradizionali offrono un’alternativa ai classici dolci italiani e sono perfetti per arricchire le tavole delle feste con un tocco di originalità.
I pani che vengono realizzati durante le lezioni si possono poi portare a casa. E alla fine della giornata ai partecipanti viene offerto un aperitivo. Questo momento conclusivo è ormai una tradizione consolidata nei corsi di Forno Condiviso: mentre i pani riposano, i partecipanti possono degustare del vino abbinato ai prodotti realizzati con le loro mani, oppure qualche assaggio preparato da Fabio Mondino, cuoco specializzato nella cucina vegetariana, vegana e crudista. «È un modo per rilassarsi e socializzare, oltre che per imparare», spiegano i responsabili del Forno.
I corsi di Natale: panettone artigianale
Un altro corso molto atteso è quello dedicato a “Sua maestà, il panettone”, quest’anno in programma il 23 e il 24 novembre. Spalmato su due giorni per permettere di seguire tutte le fasi della lavorazione, comincia il sabato nel tardo pomeriggio e prosegue per tutta la domenica, pranzo incluso. Il corso guida i partecipanti nella preparazione di un panettone completamente fatto a mano, dal primo impasto fino alla decorazione e cottura finale. Si imparano tecniche fondamentali come la pirlatura e la scarpatura e a come far raffreddare il panettone “a testa in giù” per preservarne la sofficità. Nelle pause di lievitazione, ci si diletta anche nella preparazione di biscotti natalizi.
I pani decorativi
Per chi cerca idee decorative per la tavola delle feste, il corso Pane e aperitivi di Natale, in programma il 15 dicembre, offre la possibilità di imparare a creare pani decorativi come l’albero di Natale ripieno e la corona di farro. L’albero di Natale, composto da piccole palline di pane farcite con gusti diversi, e la corona di farro intrecciata sono pensati per fungere da centrotavola natalizi, belli da vedere e buoni da mangiare. Entrambi i pani sono perfetti per gli antipasti, accompagnati da creme di verdure o formaggi stagionati, offrendo agli ospiti un’esperienza gustativa e visiva unica.
Produzione artigianale e panettoni su ordinazione
Forno Condiviso non si limita a insegnare. Da settembre dell’anno scorso ha attivato anche un vero e proprio laboratorio di produzione che serve diversi gruppi di acquisto solidale della rete “L’Alveare che dice sì!” e sforna pane su ordinazione, una modalità che permette di ridurre gli sprechi a zero e di ottimizzare tempi e risorse. Nel periodo di Pasqua si possono ordinare anche le colombe e a Natale, ovviamente, il panettone: «Quest’anno ne faremo di tre tipi: il classico, uno al cacao con gocce di cioccolato e uno con ananas, mango candito e gocce di cioccolato bianco» raccontano dal Forno. La scelta di proporre una versione tropicale nasce dalla voglia di sperimentare, mantenendo però una base artigianale e l’uso di ingredienti di alta qualità.