Pubblichiamo il testo completo dell’intervento del commissario Ue per la difesa e lo spazio Andrius Kubilius tenuto nella seconda giornata de Linkiesta Festival
Vi mando i miei complimenti a Linkiesta Festival direttamente dal palazzo del Parlamento europeo a Bruxelles. Come Commissario designato per la difesa e lo spazio, sto ancora aspettando che la Commissione venga approvata dal Parlamento europeo, ma nel frattempo abbiamo già iniziato a lavorare intensamente su tutte le questioni relative alla difesa. È per me un grande onore potervi rivolgere un saluto come Commissario designato e condividere alcune riflessioni su questo tema cruciale, al centro di questo panel dedicato alla difesa europea e ucraina.
Le questioni ucraine sono strettamente legate alla difesa europea. Quando la Russia ha iniziato la guerra contro l’Ucraina, l’attenzione sui temi della difesa è aumentata significativamente. Non sorprende quindi che la nuova Commissione, che presumibilmente inizierà a lavorare il 1° dicembre, abbia identificato due priorità strategiche chiare, formulate dalla presidente Ursula von der Leyen: competitività e difesa e sicurezza. Per questo motivo, la presidente ha deciso di istituire un Commissario dedicato alla Difesa e allo Spazio, un ruolo che mi onoro e sono sfidato a ricoprire come primo Commissario europeo per la difesa.
La guerra della Russia contro l’Ucraina non rappresenta solo una minaccia per la sicurezza ucraina, ma anche per quella di tutti noi. Per questa ragione, l’Unione Europea, insieme ad altri partner, inclusi gli Stati Uniti, sta cercando fin dall’inizio del conflitto di fornire il massimo supporto possibile all’Ucraina, sia sul piano militare, sia finanziario e umanitario. Tuttavia, dobbiamo chiederci come possiamo aumentare ulteriormente questo sostegno, poiché la minaccia rappresentata dalla Russia è enorme.
Questo diventa ancora più evidente osservando la situazione attuale: i servizi di intelligence, come il recente rapporto dei servizi tedeschi al Bundestag, avvertono che la Russia potrebbe essere pronta ad aggredire militarmente uno Stato membro dell’UE entro il 2030. Paesi vicini alla Russia, come gli Stati baltici, la Finlandia, la Polonia e altri paesi dell’Europa centrale, considerano seriamente questa possibilità come la principale minaccia alla sicurezza, non solo per loro, ma per l’intera Unione Europea.
Vorrei citare a memoria la lettera di missione che la Presidente von der Leyen mi ha inviato. Ogni Commissario ha ricevuto una lettera individuale con le priorità del proprio incarico. Per me, la prima priorità indicata è la stesura di un “Libro Bianco sulla Difesa Europea”, da completare nei primi cento giorni insieme a Kaja Kallas.
Questo documento deve descrivere le misure necessarie affinché ogni Stato membro sia pronto ad affrontare, e cito, “le più estreme contingenze militari”, che includono guerre ad alta intensità. Dobbiamo essere preparati a questa eventualità, dato che la Russia potrebbe condurre un conflitto di questo tipo contro uno Stato membro dell’Unione europea o della Nato. Se il nostro supporto all’Ucraina si rivelasse insufficiente e l’Ucraina fosse costretta a una tregua o a una pace svantaggiosa, dettata dalle condizioni di Putin, il rischio di una guerra ad alta intensità potrebbe diventare ancora più imminente rispetto alle attuali previsioni dell’intelligence.
Pertanto, il nostro sostegno all’Ucraina è una responsabilità cruciale per la sicurezza non solo di quel paese, ma di tutta l’Unione Europea. Quando parliamo di difesa europea, abbiamo obiettivi e compiti molto chiari e urgenti. In primo luogo, dobbiamo rafforzare le capacità difensive ucraine. Per questo motivo, nel mio portafoglio c’è anche la responsabilità di esplorare tutte le possibilità per integrare rapidamente l’industria della difesa ucraina con quella europea. Questo sarebbe vantaggioso sia per l’Ucraina che per l’Unione Europea, poiché gli ucraini stanno acquisendo una conoscenza avanzata delle guerre moderne, che potrebbe essere utile anche per noi.
In secondo luogo, dobbiamo portare le capacità di difesa europee al livello richiesto dai piani di difesa della Nato. Sebbene ci siano progressi, in alcuni casi siamo ancora lontani dagli obiettivi prefissati. Dobbiamo intensificare la produzione industriale e colmare le lacune nelle capacità difensive nel più breve tempo possibile.
In terzo luogo, dobbiamo assicurarci delle risorse finanziarie necessarie per la difesa. Stiamo discutendo di un aumento significativo dei bilanci per la difesa nel prossimo quadro finanziario pluriennale (Qfp). Tuttavia, non possiamo aspettare il 2028: dobbiamo cercare risorse aggiuntive già nei prossimi anni. Si stima che nei prossimi dieci anni sarà necessario un investimento di circa cinquecento miliardi di euro per la difesa. Inoltre, è fondamentale collaborare con la Banca Europea per gli Investimenti e altre istituzioni finanziarie per incrementare gli investimenti nell’industria della difesa.
Abbiamo davanti compiti enormi. Tutti noi – cittadini, militari, industriali e politici – siamo sulla stessa barca, affrontando minacce molto concrete. Sono sicuro che saremo in grado di fare quanto necessario. Auguro quindi buon lavoro al Festival e a tutti voi. Facciamo la nostra parte.