A tutti sarà capitato, sfogliando un libro o una rivista patinata, di essere inebriati dal profumo di carta e inchiostro che emanano le pagine, oppure di percepire, entrando in una libreria o in una biblioteca, il sentore di vecchi volumi in cuoio, di scaffali in legno antico, di colla e di carta consumata dal tempo. Un odore amato dai bibliofili che oggi la profumeria artistica cerca di ricreare catturando queste note dolci e trasformandole in fragranze uniche.
Secondo il sito Coumpound Interest del chimico Andy Brunning, l’odore dei libri è una fusione di composti di sintesi evanescenti come la cellulosa, la lignina, la vanillina, la benzaldeide e l’alcol etilesanolo. Una vera e propria alchimia olfattiva irresistibile per chi, quando legge un libro o sfoglia una rivista, non riesce a trattenersi dall’affondare le narici nelle pagine e respirare a pieni polmoni quell’odore così particolare.
I primi a volerlo racchiudere in una boccetta di vetro furono quattro menti visionarie: il designer Karl Lagerfeld, il founder di Escentric Molecules, Geza Schon e le case editrici Steidl e Wallpaper. Da questa collaborazione nel 2012 nacque Paper Passion, il primo perfume for booklovers, un mix di note forti e legnose – Geza confessò che aveva utilizzato solo cinque ingredienti – sigillato in un’elegante boccetta racchiusa in un libro.
A ideare il packaging era stato proprio Lagerfeld che si era ispirato alla sua immensa libreria che conteneva più di quattrocentomila esemplari tra saggi di letteratura e filosofia, libri fotografici e di moda e opere di narrativa. Questo profumo andò presto sold out diventando un feticcio da collezione anche per chi non era un accanito lettore.
Otto anni più tardi anche la catena americana indipendente di bookshop Powell’s ha deciso di creare la prima fragranza che profuma di libreria: Eau de Bookstore. Un’idea innovativa dettata da una richiesta specifica dei clienti che durante la pandemia hanno accusato la mancanza di quell’aroma particolare tipico del bookstore.
Questo profumo, incastonato all’interno di un finto libro di carta spessa che facilmente si mimetizza in mezzo a quelli veri, ha un sentore di legni, violetta e brossura e racchiude secondo Powell’s l’odore di un milione di libri. Per Miller Harris, i libri sono una inesauribile fonte d’ispirazione tanto che, nella collezione Stories trasforma i racconti nati dalla penna di grandi autori in eau de parfum.
A Scherzo, vero e proprio best seller della Maison, che rievoca la vita spensierata della Riviera francese degni degli anni Trenta, reinterpretando la joie de vivre di Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald in note fiorite e audaci, si aggiungono oggi Staccato, che prende invece spunto da L’età dell’Innocenza di Edith Warton e Mìneir che con i sentori verdi di salvia, menta ed eucalipto fa rivivere quella esaltante libertà celebrata da Virginia Wolf nel romanzo Gita al Faro.
Il profumo dei libri è legato a quello dell’inchiostro, più deciso, pungente e molto più facile da percepire nelle edizioni fresche di stampa o nei magazine. È questo il caso di Another 13 di Le Labo, nato nel 2010 dalla collaborazione del laboratorio di fragranze con Sarah Andelman, fondatrice del concept store parigino Colette, incaricata dal direttore di Another Magazine, Jefferson Hack di ricreare un profumo che odorasse di giornale patinato. Dopo quattordici anni, questa creazione olfattiva continua a essere amatissima da chi è alla ricerca di un odore quasi ipnotico dovuto agli ingredienti impiegati come l’ambroxan, un muschio animale sintetico, il gelsomino e i semi di ambrette assoluta.
Freddo, seducente, con note di inchiostro nero, catrame, vetiver e gelsomino è invece Ink di Akro, un eau de parfum che trasmette subito una strana sensazione di confort e piacevolezza come una serata trascorsa in compagnia del proprio libro preferito o la curiosità che si prova entrando in un book store o in una biblioteca.
Bibliothèque di Byredo, ad esempio, riproduce l’atmosfera di una vecchia biblioteca sospesa nel tempo grazie a note di cannella, viola, prugna e vaniglia. O L’Eau Papier di Dyptique che invece sublima l’incontro creativo, quell’istante in cui la mano, l’inchiostro e la carta divengono un tutt’uno: un racconto olfattivo fatto di legni biondi, muschi bianchi, mimosa e vapore di riso.
E infine Papyrus Molécuilaire di Maison Crivelli, una fragranza aromatica che si sviluppa attorno a un papiro lattiginoso dove gli olii essenziali di coriandolo e di sandalo si fondono con il pepe nero e il tabacco creando una nuova e inaspettata narrazione esattamente come accade nelle pagine dei romanzi.