Tutti lo fannoIn quali altri Paesi si mangia il panettone

Il lievitato natalizio ha conquistato il mondo diventando un dolce apprezzato in ogni angolo del pianeta. Dalla sua tradizione milanese alle varianti internazionali è riuscito a conquistare diverse culture, portando un po’ con sé il gusto e la magia del Natale italiano. Ma fino a dove è arrivato?

Unsplash

Quando quest’anno per la prima volta un messicano che vive in Spagna ha vinto la Coppa del Mondo del Panettone tutti ci siamo fatti una domanda: «Ma allora il lievitato di origine milanese è diventato mondiale sul serio?». Ebbene, la risposta è sì, e questo era già evidente molto prima che il premio venisse assegnato. Infatti, l’amore per il panettone in giro per il mondo è qualcosa che si è consolidato ormai da diverso tempo.

Sud America, Australia e Giappone, solo per citare alcuni delle aree geografiche dove la passione per il grande lievitato si sta radicando sempre di più. In tutta l’area latino-americana troviamo il Brasile e il Perù su tutti. Sono loro a dividersi le prime due posizioni della classifica che riguarda i maggiori produttori mondiali. L’Italia, paradossalmente, la troviamo solo al terzo posto. I brasiliani, con una cifra che si avvicina ai duecento milioni, distaccano di molto la produzione di qualsiasi altro Paese. Secondo il Centro Studio Assaggiatori, la società cooperativa nata con l’obiettivo di mettere a punto metodi di analisi sensoriale, i grandi numeri del Paese brasiliano sono dovuti necessariamente anche a una qualità diversa del prodotto. Il lievito madre, infatti, viene sostituito da lieviti standardizzati che facilitano una produzione sistematica.

In Italia sappiamo bene che la linea che si sta seguendo è ormai quella di una selezione degli ingredienti sempre più oculata, dove la qualità è più importante della quantità. Ma come è giunta questa passione in Brasile?  Con Luigi Bauducco, un imprenditore migrato verso il Brasile a inizio anni Cinquanta da Torino, venne creata dal nulla l’azienda Bauducco, specializzata nella produzione di dolciumi, in particolar modo del panettone. Con il passare degli anni, l’azienda è diventata una vera big nel panorama brasiliano, capace di produrre settanta milioni di panettoni ogni anno.

Dopo il Brasile segue il Perù, che ne produce e consuma anch’esso tantissimi milioni. Altri grandi produttori del Sud America sono Argentina e Uruguay, dove si apprezza maggiormente il panettone tradizionale ma anche quello al cioccolato. Il re dei lievitati si contende poi la tavola durante le festività natalizie con il prodotto tipico del 6 gennaio da quelle parti, il Bolo de Reis.

Anche in Oriente l’interesse per il panettone sta crescendo rapidamente, come dimostra la sua popolarità nelle grandi metropoli giapponesi come Tokyo e Osaka. In Giappone il panettone è ormai un dolce simbolo del periodo natalizio, ma i pasticcieri locali, pur essendo esperti nell’arte della panificazione, si trovano spesso a dover affrontare la difficoltà di reperire materie prime di alta qualità, come cedro e frutta candita, che devono quindi essere importate.

Anche in Australia il panettone ha trovato il suo posto, con la versione più venduta che prevede frutta candita e cioccolato. La multiculturalità e le numerose influenze straniere nel Paese hanno favorito l’integrazione delle tradizioni culinarie di altre popolazioni, come quella italiana.

Ma dove andare a cercare fuori dall’Italia per essere sicuri di mangiare un prodotto anche solo paragonabile a quello nostrano? Ci sono senza dubbio pasticcieri ed esperti della lievitazione in giro per il globo che riescono a farsi conoscere grazie alle tante manifestazioni, a livello mondiale, dedicate al mondo del panettone. I lievitati natalizi da non perdere provengono veramente ormai da tutto il mondo. Partendo da quello già citato di Ton Cortés, il messicano che ha vinto il titolo di miglior panettone del mondo per la categoria “Panettone tradizionale”, maestro panettiere della bakery Suca’l di Barcellona, fino ad arrivare, sempre in tema Coppa del Mondo, al premio per il panettone extraeuropeo, sempre nella categoria “Panettone tradizionale”, andato alla pasticciera Yasuda Tazumi (Giappone) e per la categoria Panettone al cioccolato a Carlo Strobbe (Perù).

Noi di Gastronomika abbiamo assaggiato e, vi consigliamo di provare, anche un altro delizioso lievitato, proveniente direttamente da Città del Messico: il panettone prodotto da Panadería Rosetta, spin off di Rosetta ristorante e creatura della chef messicana Elena Reygadas che nel 2023 ha vinto il titolo di The World’s Best female Chef. Propongono un panettone al cioccolato, nocciole, datteri e mandorle veramente interessante.

X