Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che incarica il Pentagono e il Dipartimento per la sicurezza interna di preparare un centro di detenzione a Guantanamo Bay nell’isola di Cuba in modo da ospitare fino a trentamila migranti. Il presidente degli Stati Uniti vuole ampliare la struttura già esistente presso la base navale storicamente usata per imprigionare le persone intercettate in mare mentre cercano di arrivare in Florida, nella maggior parte dei casi richiedenti asilo haitiani e cubani. Trump ha detto che questa nuova struttura sarà utilizzata per detenere «i peggiori criminali clandestini che minacciano il popolo americani», ma al momento il finanziamento del progetto non è ancora stato approvato dal Congresso, come ha chiarito la Segretaria per la Sicurezza Interna Kristi Noem.
Con un ordine esecutivo separato, il presidente Trump ha incaricato il Dipartimento di Giustizia di intraprendere azioni immediate contro le minacce antisemite e le proteste pro-palestinesi nei campus universitari. L’ordine prevede il perseguimento giudiziario di individui coinvolti in «minacce terroristiche, incendi dolosi, vandalismo e violenze contro gli ebrei americani». Trump ha inoltre promesso di revocare i visti degli studenti stranieri coinvolti in manifestazioni pro-palestinesi, affermando: «A tutti i residenti stranieri che hanno partecipato a proteste pro-jihadiste, vi troveremo e vi deporteremo». Secondo il Council on American-Islamic Relations la misura però potrebbe violare le protezioni previste dal primo emendamento della Costituzione americana.
L’amministrazione Trump ha dovuto revocare invece la direttiva sulla sospensione di miliardi di aiuti federali a causa della opposizione di un giudice federale a Washington che ha temporaneamente bloccato la misura a livello statale.