Il 20 gennaio l’amministrazione Trump ha sospeso per novanta giorni il programma di aiuti finanziari dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid) per effettuare «ulteriori verifiche finanziarie». Questa interruzione potrebbe mettere in crisi molte organizzazioni non governative ucraine sostenute dal governo americano, tra cui quelle impegnate nella ricostruzione delle scuole distrutte dai bombardamenti russi, nel ripristino delle infrastrutture critiche e nella fornitura di medicinali nelle zone vicine al fronte. «Avvieremo presto consultazioni con i nostri partner americani per ripristinare i finanziamenti ai progetti umanitari in Ucraina», ha scritto sulla sua pagina Facebook la vice ministra Iryna Vereshchuk, esortando le ong beneficiarie degli aiuti a fare il possibile per non perdere il personale e preservare i risultati ottenuti fino a oggi.
Usaid è un’agenzia indipendente del governo americano responsabile degli aiuti umanitari destinati ai Paesi stranieri. Fondata nel 1961, opera in centocinquantotto Paesi del mondo. In Ucraina, si è occupata della ricostruzione delle scuole distrutte dai bombardamenti russi, del ripristino delle infrastrutture energetiche e della fornitura di medicinali nelle zone vicine al fronte.
Inoltre, i fondi dell’Usaid hanno sostenuto ong come Veteran Hub, che aiuta i reduci della guerra russo-ucraina a reintegrarsi nella vita civile. A causa della sospensione dei finanziamenti, Veteran Hub ha già dovuto interrompere la linea telefonica di sostegno psicologico e la formazione di consulenti e specialisti della salute mentale.
Lo stop ai finanziamenti ha causato tensioni anche nel settore del giornalismo indipendente. Progetti come Ukraїner, Hromadske e The Ukrainians, impegnati nel monitoraggio della guerra e nella produzione di contenuti indipendenti e di qualità per i media ucraini, hanno dichiarato di rischiare la chiusura senza il sostegno dell’Usaid. Negli ultimi giorni, hanno lanciato appelli rivolti al loro pubblico, chiedendo sostegno attraverso piattaforme di raccolta fondi o donazioni dirette sui loro siti, nella speranza che il movimento di volontariato ucraino, che ha sempre svolto un ruolo cruciale nella resistenza del Paese, possa ancora una volta fare la differenza.
Dall’inizio dell’invasione su larga scala, Usaid ha fornito aiuti umanitari per 2,6 miliardi di dollari, ha destinato cinque miliardi allo sviluppo del Paese devastato dalla guerra e ha versato trenta miliardi direttamente nel bilancio statale dell’Ucraina. Secondo il Financial Times, alcuni diplomatici stanno facendo pressione sul nuovo Segretario di Stato americano, Marco Rubio, affinché conceda un’esenzione per l’Ucraina, simile a quella già accordata a Israele ed Egitto.