Camillo di Christian RoccaRE: NO SUBJECT di Christian Rocca & Luca Sofri

 From: Luca Sofri

To: Christian Rocca
Subject: Esanimi esami
Sent:

Caro Christian,
c’è baruffa nell’aria, si avvicinano gli esami di maturità. Del mio ricordo due cose. Il professore di religione – un prete gran tifoso della Fiorentina e giustizialista che un giorno mi spedì dal preside solo perché alla sua domanda "dov’è il male?" avevo risposto "a Tillenia" – subito prima di inoltrarci al compito di matematica pensò di allentare la tensione con una freddura. "Sapete perché l’aria la mattina è fresca? Perché è stata fuori tutta la notte". Che poi è vero. Una vera freddura. Comunque, poi mi ricordo anche uno dei temi del compito d’italiano. Tienti forte. Diceva, suppergiù, "Dite che cosa significa per voi essere cittadini del proprio tempo". Gesù. La nostra generazione ha passato periodi tremendi, altro che guerre e sessantotti.

From: Christian Rocca
To: Luca Sofri
Subject: A Gagarin!
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Caro Luca,
nella mia scuola si raccontava sempre del tema di maturità di un ragazzo qualche anno più giovane di me. Si chiamava Carlo e non era per niente in grado di scrivere tre temi in un’ora e poi venderne due, come Berlusconi. Non era in grado neanche di scriverne uno, a essere sinceri. E allora si portò dietro un bignamino con i temi già svolti. Gli capitò una traccia sulle scoperte tecnologiche e scientifiche. "Che culo, ce l’ho" disse sfogliando il bignami. E allora cominciò a copiare frasi sulla cagnetta Laika e su Yuri Gagarin, per concludere poi, profeticamente: "E chissà, di questo passo, un giorno arriveremo sulla luna". Lo scrisse nell’84, copiando un libro del fratello datato 1961. Un genio. A proposito di 1961 e di geni, quell’anno finì la collaborazione tra Miles Davis e John Coltrane. Quei due, con Bill Evans, fecero "Kind of Blue", il disco jazz "perfetto". Spegni Napster e ascoltalo. Un giorno forse arriverai sulla luna anche tu.

From: Luca Sofri
To: Christian Rocca
Subject: Re: A Gagarin!
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Caro Christian,
mi meraviglio che con il tuo background tu non abbia alluso a "The dark side of the moon" (ti do una dritta per far bella figura in società: il lato buio della luna è un po’ meno della metà esatta, perché la luna ruota sculettando un po’). Beh, senti questa: su internet ci sono diversi siti di squilibrati che sostengono che il disco dei Pink Floyd sia stato composto come colonna sonora del Mago di Oz. Giuro. Esibiscono coincidenze, parole che collimano, musica sincronizzata, e suggeriscono di provare a guardare il film e sentire il cd assieme. Io non mi azzardo, che poi magari divento dianetico o mi convinco che Bill Gates è l’anticristo. Tra l’altro sto sentendo il cd nuovo degli Air, che sono parecchio lunari e anni Settanta pure loro. Ho costretto il mio parrucchiere o barbiere (ma un nome normale, se ti tagliano i capelli, non ce lo possono avere?) a metterlo mentre sottostavo alle sue volontà. Hai notato che nello specchio del barb/parr si viene sempre con la faccia da idiota? Tutti, anche Bogart e Marlon Brando. E un’altra cosa: capita pure a te di sentir vibrare il telefonino anche quando l’hai lasciato a casa? Sono già dianetico, dici?

From: Christian Rocca
To: Luca Sofri
Subject: Roth
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Caro Luca,
ti ci metti anche tu? Ora mi misuri i metri quadri della Luna, domani mi spiegherai che per non far sgasare la coca cola devo infilare un cucchiaino dentro la lattina. Sono cose da ingegneri dianetici, e tu non hai nemmeno lasciato Nicole Kidman né suoni il piano come Chick Corea (ma se balli come Tony Manero sono disposto a ritrattare). Ieri è stata una giornata balorda. Sono stato in uno di quei ristoranti fighetti che invece di darti una pastasciutta ti obbligano al menu degustazione con 18 mini portate, che dopo tu spendi 100 mila e poi devi comunque passare da un McDonald’s per sfamarti. Ce l’ho anche con la Paulaner che ha fatto una bottiglia di birra (Salvator 2000 si chiama) da 225 dollari; io volevo comprarla ma la birra non mi piace e quindi devo trovare un altro modo per buttare via mezzo milione in cose meravigliosamente superflue (suggerimenti?). Cazzo, ma quando lo inventano un telecomando che passi attraverso i miei piedi e i corpi delle donne? Sta’ attento a quella cosa revisionista sui Pink Floyd, io mi sono già fatto fregare da una mia amica alla quale avevo regalato "My favorite things" di John Coltrane. Lei l’ha sentito e mi fa: "Bella, la cantava Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente". Porcamiseria era vero. Meglio cominciare a leggere "La macchia umana" di Philip Roth ("per me numero 1", diceva Dan Peterson). Macchiare, bada bene, era una della favourite things improprie dell’umano Bill Clinton.

From: Luca Sofri
To: Christian Rocca
Subject: Il fratello di Sebastian Coe
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Caro Christian,
che tu voglia far passare un telecomando attraverso i corpi delle donne getta una nuova luce sulle tue perversioni erotiche: ti facevo più morigerato. Il libro di Roth l’avevo comprato nell’edizione americana, perché sedersi a un tavolino di un bar del centro con un libro in inglese fa piuttosto figo. Infatti non l’ho ancora letto ma è tutto macchiato di gin tonic. Vorrei fare lo stesso con il nuovo libro di Jonathan Coe, ma me lo ha prestato mio fratello e non glielo posso rovinare, quindi mi toccherà leggerlo. Magari mi piace: quello di prima, "La casa del sonno" è uno dei miei preferiti. Ho scoperto che va fortissimo con le ragazze: ovvero, tu glielo regali, e a loro piace un sacco. Per ora ho scoperto solo questo. Ti tengo informato.

From: Christian Rocca
To: Luca Sofri
Subject: Elezioni
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Caro Luca,
questa cosa del telecomando non è una pratica erotica, è una cosa seria: mi serve un aggeggio che funzioni anche quando le donne passano e ripassano davanti allo schermo.
In questi giorni vado a prenotare per le vacanze. Mi dicono che quest’anno è un casino: pare ci siano un sacco di italiani pronti a fare le valigie dopo il risultato elettorale del 13 maggio. Il problema è che poi ritornano. E sono costretti a mettersi in coda, come tutti gli altri (come me, ma io sarò meglio posizionato). La coerenza non è necessariamente un valore (lo scrivo perché sono davvero convinto che non lo sia). Guarda David Byrne: ha sciolto i Talking Heads e poi fa questo "Look into the Eyeball" che è il più talkingheads dei suoi dischi. Io vado a Formentera (e poi in Sicilia). Se vuoi raggiungimi, e non ti portare "La casa del sonno", lì si dorme poco ma scoprirai lo stesso che cosa piace alle ragazze.

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