Camillo di Christian RoccaRE: NO SUBJECT di Christian Rocca & Luca Sofri

From: Luca Sofri
To: Christian Rocca
Subject: Autogrill
Sent: Monday, September 10, 2001

Caro Christian, hai poi letto il libro nuovo di Nick Hornby, quello di Alta Fedeltà? Io non ancora, e perdo tempo leggendo certe fesserie. Senti questa: "Per il 35 per cento degli italiani, l’incontro fatale con il partner avviene in autogrill. A dirlo è una ricerca dell’Istituto di psicologia psicanalitica di Roma". E non era su Cronaca Vera (esiste sempre? Con quei titoli tipo "Violentata da un alieno mentre guida contromano in autostrada a fari spenti su una macchina rubata al figlio minorenne e tossicodipendente"); stava su Repubblica. Secondo loro, quindi, dovremmo credere che un italiano su tre pensa di incontrare l’anima gemella in autogrill (chissà gli altri due: al check-in dell’aeroporto? Alla lavanderia a gettone? In coda alle poste?). Uno invece pensa: A, mi prendono per il culo; B, speriamo che il mio analista non abbia studiato in quell’istituto; C, da domani, hai visto mai, tutti in autogrill.

From: Christian Rocca
To: Luca Sofri
Subject: Hornby
Sent: Monday, September 10, 2001

Caro Luca, sì, ho letto "Come diventare buoni" di Hornby. Carino, si legge d’un fiato ed è come tutti i libri di Hornby: cioè sembra un programma di Fabio Fazio. Musica e calcio e telefilm e cartoni animati e merendine e pubblicità e videogames e incredibili Hulk e tutte quelle cose global che fanno commuovere i trenta-quarantenni di tutto il mondo. La protagonista è una donna di sinistra in crisi perché le cose della vita la portano a urlare "fanculo i senzatetto". Se ci pensi, al congresso dei Ds sarebbe una mozione mica male. E’ strepitosa la classifica dei sopravvalutati, che Hornby fa compilare a due amici semi falliti che se la tirano molto: praticamente noi due (quando cominciamo a farla anche noi? EHI, DIRETTORE DI MAX, VORREMMO FARE L’ELENCO DEI SOPRAVVALUTATI DI TUTTI I TEMPI, POSSIAMO?). L’altra sera Hornby ha presentato il libro a Milano, io avevo propositi bellicosi perché sul Newyorker lui aveva criticato quel capolavoro che è "Kid A" dei Radiohead. E invece non ho fatto niente, sarò diventato buono? Tu dici che si cucca in autogrill? Qui a Milano il posto migliore è l’Esselunga di Viale Piave. Si incontra un sacco di gente, si sceglie lo yogurt, si chiacchiera e si finisce a parlar di surgelati rincarati.

From: Luca Sofri
To: Christian Rocca
Subject: Psicopatici psicanalitici
Sent: Monday, September 10, 2001

Caro Christian, so che a Milano c’è una scuola di pensiero che sostiene che all’Esselunga di viale Papiniano si cucca di più che in viale Piave. Hai notizie sugli indirizzi di Roma? Comunque ho preso informazioni sull’"Istituto di psicologia psicanalitica di Roma". Sull’elenco non c’è, su internet nemmeno. Viene fuori che si è reso responsabile nei mesi scorsi di altre due prodigiose ricerche. Secondo la prima "il peggio dei comportamenti dei padri viene fuori durante le vacanze". Su questo risultato i media ottennero un parere persino da Michele Cucuzza. Ma occhio alla seconda: il 20% dei visitatori di musei italiani "ha consumato una fugace avventura erotica" durante la visita stessa. Segue una classifica dei musei deputati guidata dal palazzo del Principe Doria a Genova e dalla Pinacoteca di Brera. Largo all’immaginazione sul carattere delle fugaci avventure erotiche. Ora, le cose che uno pensa sono: A, mi prendono per il culo; B, l’"istituto di psicologia psicanalitica di Roma" è una stronzata inventata da qualche società di pierre per gabbare i giornali (B1, i giornali non vedono l’ora di farsi gabbare); C, domani comunque glielo chiedo, al mio analista, dove ha studiato. Ti lascio, che c’è il Napoli su Stream.

From: Christian Rocca
To: Luca Sofri
Subject: Re: Psicopatici psicanalitici
Sent: Tuesday, September 11, 2001

Caro Luca, finalmente si parla di calcio. Lo sai no? Il campionato lo vincerà la mia Juventus, ma io sono triste lo stesso perché abbiamo perso il più forte giocatore del mondo. Non è Zidane. No, quello è bravino ed elegante ma il più forte giocatore del mondo è Pippo Inzaghi. Aspetta. Fermati. Non urlare. Provo a spiegarmi. Segnare un gol a 6 centimetri dalla porta è un’arte. Non è semplice, infatti gli altri non ci riescono. Gli altri calciano da 30 metri e indirizzano la palla giusto nell’angolino. Sai che bravura. E che ci vuole? Basta provare e riprovare in allenamento. I parvenu del calcio vanno in visibilio per quei tiri arcuati che girano girano girano e poi superano il portiere. I tifosi si spellano le mani ma, se ci pensi bene, sono gesti tecnici scontati. Tutti si allenano per fare gol così. Pippo se ne frega di queste sovrastrutture. Lui sta lì, famelico, pronto a catapultarsi col suo fisico di gomma verso il pallone. Con la nuca, col ginocchio, col tallone, con l’anca, con uno stinco, stai certo che l’ultimo tocco è il suo. Non sono neanche gol di rapina i suoi, sono gol di scippo. Ci vogliono rapidità, scaltrezza, imbroglio, capacità di cogliere di sorpresa la vittima. Pippo è una mosca tse tse, corre, capitombola, si aggrappa, spinge, ruba palla, è scoordinato. Io lo amo. Amo anche questi Sparklehorse che mi hai consigliato tu. Ma chi sono?

From: Luca Sofri
To: Christian Rocca
Subject: Sparklehorse
Sent: Tuesday, September 11, 2001

Caro Christian, una volta era tutto più facile: se c’era un nome e cognome, quello era un solista, e se c’era solo un nome bislacco, quella era una band. Oggi, per via delle mezze stagioni e tutto quanto, capita che c’è un nome di band e si scopre che fa tutto uno da solo. Vale per gli ottimi Bright Eyes di Conor Oberst e per gli 883 di quello lì, come si chiama. E vale per gli Sparklehorse, che sono Mark Linkous, e tutti i suoi strumenti e carabattole. Si fa aiutare da un socio che campiona suoni con un Macintosh G4 (dopo Mark Eitzel, sta diventando un vizio), o da Tom Waits che gli canta una canzone, o da PJ Harvey, che appare qua e là. Anni fa è stato assai malato e quasi per tirare le cuoia, ma ora sta benone e verrà in concerto in Italia. Spero che qualcuno ne parli, magari questo giovane deejay di RadioTre che si chiama Francesco Mandica e di cui tutti parlano benissimo. Se vuoi altri consigli, eccotene un intruglio: i nuovi dei notturni Mercury Rev e dei vivaci Beta Band. Gira alla larga da Bob Dylan e da Zucchero. Leggi "Kavalier and Clay" di Michael Chabon, che è quello che scrisse Wonderboys, e se ce la fai con l’inglese, "The Corrections" di Jonathan Franzen: gli americani ne stanno andando matti. E al cinema vai a vedere il film di Carpenter: me lo ha consigliato il direttore, quello che ci paga.
p.s. non ci crederai, pare che l’istituto eccetera esista.

From: Christian Rocca
To: Luca Sofri
Subject: Re: Sparklehorse
Sent: Tuesday, September 11, 2001

Caro Luca, vorrei parlarti di un sacco di cose: dell’inedito di John Coltrane appena uscito, di questo Michael Kimball che ha pubblicato un bel libro copiato pari pari da Faulkner, del Magnum double chocolate dell’Algida, ma non ce la faccio. Scusami davvero, ma il colesterolo mi sta dando alla testa. Sono appena stato a Bra, in provincia di Cuneo. Mi sono fatto due giorni incredibili a Cheese 2001, la fiera dei formaggi organizzata da Slow Food. Ho cercato di assaggiarli tutti, ma è stato impossibile. Ho partecipato a cinque "Laboratori del gusto". Uno si chiamava "Formaggi e vini della Provenza", un altro "Tome dal Rhone Alpes", e poi "Formaggi rari", "Formaggi del Nord della Germania" e uno spettacolare "Formaggi e birre". L’unica cosa che non ho capito è questa: che ci facevano tutti quei militari in libera uscita davanti al seminario dal titolo "A tutta pecora"?

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter