Caro Christian, ma Enrica Bonaccorti perché fa delle trasmissioni sui cani abbandonati, lei che fu la regina della domenica? Non per sottovalutare le difficoltà dei cani, ma non se ne potrebbe occupare quello lì di Livorno, come si chiama, e alla Bonaccorti danno il festival di Sanremo (le competenze sui cani potrebbero tornare buone, dirai tu)? O ci tocca di nuovo Baudo? O la Carrà, che due anni fa fu in grado di terrorizzare Eminem, il che la dice lunga sulla reale personalità dell’una e dell’altro. No, no: io voto Bonaccorti, "a vita nuova restituita", come dice la lapide in piazza della Repubblica a Firenze (dice anche "da secolare squallore", ma questo a una regina della domenica suona un po’ inelegante). Ma come si chiama, quello lì di Livorno? Dai quello che assaggiava tutto in ogni paesotto d’Italia da certe signorine che si vestivano come la nonna, per prenderlo in giro. Non Fazzuoli, l’altro. Mannaggia, ce l’ho sulla punta della lingua. Appunto.
Caro Luca, vabbé è chiaro che il sole ti ha dato alla testa e io non ho tempo da perdere, ho una missione da compiere. Come sai da un paio d’anni ti parlo sempre delle mie vacanze a Formentera, solo che sono così cretino che te le racconto attraverso Max. Risultato: prima non ci veniva nessuno, ed era un paradiso e ora è pieno di italiani, calciatori e veline compresi. Sai che sono megalomane, e mi sono convinto che è tutta colpa di Max. Più io ti raccontavo le meraviglie dell’isola più questi fottuti lettori di Max venivano a rompermi le palle a Formentera. Incredibilmente sono tutti emiliani, evidentemente lì Max va fortissimo. Comunque, d’ora in poi – ti prego aiutami tu che hai accesso ai rotocalchi e puoi pubblicizzare altre spiagge – urlerò sempre che FORMENTERA FA SCHIFO, è di "un secolare squallore", il mare è sporco, è carissima, ci vanno Baudo e la Bonaccorti e Fazzuoli e la Carrà e soprattutto QUI NON SI TROMBA (a meno che qualcuno non voglia provare "con certe signorine che si vestono come la nonna").
Caro Christian, la diffusione emiliana di Max mi pare un vero scoop: proporrò al direttore uno speciale piadina e un’inchiesta rivelazione sulle ceramiche di Faenza (vale anche la Romagna?). Comunque, mi sono ricordato come si chiamava quello di Livorno: Vannucci (o Vannucchi? No, quello faceva A come Andromeda, mi pare). Mi è venuto in mente mentre correvo: non so se ti ho detto che come tutti i giovanotti passatelli mi è venuto il fittone del jogging e l’ho preso seriamente. Il primo giorno ho comprato scarpe nuove, calzettoni, walkman e tre t-shirts con le scritte. Il secondo giorno sono tornato al negozio perché avevo dimenticato cappellino e occhiali da sole con l’elastico. Il terzo giorno ho fatto una corsetta. Oggi mi riposo, perché ho letto che non bisogna esagerare. Domani pensavo di andare a cercare uno di quei cronometri che misurano anche il battito cardiaco e ti danno in diretta i vincenti della tris: ne conosci uno buono? E poi il walkman non va bene, il cd dei Beach Boys salta: devo comprare iPod. Ci sto prendendo gusto: mi sento in formissima.
Caro Luca, sui lettori Mp3 ero molto preparato, avevo studiato modelli e caratteristiche per mesi. Comprai l’MP3 più costoso sul mercato. Qualche giorno dopo uscì l’iPod Macintosh. Mi volevo ammazzare. Niente in confronto a quando chiusero Napster. Da allora non ho mai più capito come si scarica una canzone da Internet, e sono tornato a comprare i dischi. Te ne segnalo alcuni, in blocco. C’è una casa discografica che io adoro e che si chiama Ecm. Diciamo che pubblica dischi jazz, in realtà fa altro. Dicono che il suono dei loro dischi è il più vicino possibile al suono del silenzio. Forse non vuol dire niente, ma chi s’è inventato ‘sta stronzata non è così lontano dal vero. Bene, ora hanno pubblicato una nuova serie di cd, tipo greatest hits dei loro principali musicisti. Che sono Keith Jarrett, Jan Garbarek, Bill Frisell, Chick Corea e altri. Se fossi in te li ascolterei, contro il logorio della vita moderna funzionano un casino.
Caro Christian, ho provato ad ascoltare Keith Jarrett mentre correvo, ma mi veniva un assopimento e sbandavo contro i semafori. Così mi sono fatto una compilation adatta al mese che viene. Ci ho messo "September" degli Earth, Wind and Fire, "September Morn" di Neil Diamond, "Settembre" di Alberto Fortis, "September Song" nella versione di Jimmy Durante, "September in the rain" cantata da Julie London, "Settembre" di Venditti, "Impressioni di settembre" della PFM e "29 settembre" di Battisti. "Torno a settembre" dei Santo California ho deciso di lasciarla fuori, e invece sono tornato a casa e in tv davano "Torna a settembre", con Rock Hudson e Gina Lollobrigida, che ti consiglio assai, ma già te ne avevo scritto qualche tempo fa. Sto cominciando a rimbambire: hai ragione tu, sarà per via del coso, quello lì che viene d’estate, com’è che si chiama? Che si suda, e si sbuffa. Niente, non mi ricordo: sarà per via del coso.
Caro Luca, da te non me lo aspettavo. Sei di sinistra e ti sei dimenticato di "Luglio, Agosto, Settembre Nero" degli Area. Era bellissima, e ti avrebbe coperto almeno tre mesi. Mi sa che ha proprio ragione Vecchioni quando lamenta che a parte se medesimo la sinistra canterina non bada più all’impegno politico. Gli ha risposto da par suo Venditti. Dice che tra il primo e il secondo tempo dell’Olimpico c’è, anzi ce sta’, anche lui. I due hanno trovato un accordo sul mai perduto impegno di Guccini, Fossati e Battiato. Vero. E ti dirò di più, se tra un comizio e l’altro questi qui trovassero anche il tempo di scrivere delle buone canzoni non sarebbero neanche tanto male. Comunque visto che sei così all’avanguardia, ti segnalo che dagli archivi di Simon & Garfunkel hanno tirato fuori i nastri di un concerto che non sarà mitico come il famoso Concert in Central Park ma pare ci vada molto vicino. Vicinissimo, in realtà. E’ stato registrato al Lincoln Center di New York, a due passi dal Parco. Diciamo un "Concert near Central Park". Prendilo, "quando primavera verrà".