Camillo di Christian RoccaRedazionalmente Corretto del 4 settembre 2002

La
prima pagina di Repubblica (Rep.) è centrata su "La
frana dei conti pubblici", titolo che deve essere piaciuto
molto agli uomini del desk di Rep., tanto che è stato
ripetuto pari pari a pagina 8. Un articolo di Massimo Riva spiega
che "la notizia non è cattiva, ma pessima".
Succede che "il fabbisogno pubblico dei primi otto mesi
dell’anno diventa una voragine di 34 miliardi, addirittura il
60 per cento in più rispetto all’analogo periodo dell’anno
precedente". Rep. è giornale d’opinione, al contrario
della matematica. E deve essere per questo che l’articolo di
fianco fa confusione: "portando i primi otto mesi dell’anno
a 34,1 miliardi mentre nello stesso periodo del 2001 era limitato
a 21,2 miliardi, il 60 per cento in meno". Calcolatrice
alla mano, il 60 per cento in meno di 34 miliardi non fa 21,2
ma 14,1. Del resto, come dice il ministro Tremonti, "il
momento è difficile". Se ne fa interprete, sempre
sulla prima pagina, Natalia Aspesi, la quale fa risalire i mala
tempora, "la peccaminosa concupiscenza" e "la
satanica lascivia" a "un quarto di secolo fa, quando
un simpatico pretore genovese stabilì che prendere il
sole in spiaggia a seno nudo non poteva essere considerato un
reato". Così, scrive Aspesi, siamo arrivati alla
"definitiva scomparsa del seno come richiamo erotico".
L’articolo è accompagnato, a pagina 22, da una foto di
un lascivo e satanico seno, evidentemente non ancora scomparso
del tutto, e meno che mai messo lì come richiamo erotico.
Del resto, come dice Tremonti a pagina 9, "il momento è
complesso" (non è più "difficile",
sarà finita la recessione?), basta vedere cosa gli amici
di Rep. hanno combinato a Michele Santoro. A pagina 17 c’è
una sua intervista: "Mi oscurano, è un atto da fascisti".
Dopo averla letta, Santoro s’è sentito preso per i fondelli:
"La mia intervista, a firma Antonello Caporale non rappresenta
il mio pensiero, contiene espressioni inventate di sana pianta
ed è da considerarsi un esercizio di stile dell’autore.
La frase ‘grazie a Bella Ciao mi sono salvato il culo per qualche
tempo’ non è stata mai pronunciata e rappresenta un insulto
per tutti noi". Infine, l’affondo: "Mi chiedo perché
il pubblico del vostro giornale, che contiene tanti nostri telespettatori,
debba essere trattato in questo modo".
"Tempi difficili" e/o complessi, direbbe Tremonti a
proposito del grafico di pagina 3 che riassume le dichiarazioni
dei Grandi della Terra sui quali si è abbattuta "la
frusta di Annan". Il grafico contiene due refusi ("nnalzare"
e "eusopei"), entrambi nella sintesi del pensiero del
Cav. (il cui discorso è ben raccontato nella corrispondenza
di Stefania Di Lellis). Tempi duri anche per Sebastiano Messina
(Seb.). La sua rubrica, Bonsai, racconta che un deputato berlusconiano
ha proposto il Cav. per il Nobel. La notizia è del 2 agosto,
però. Sarà "la malattia chiamata rientro"
di cui parla Michele Serra oppure la foga anti Cav. che porta
lo stesso Serra a 1) complimentarsi con i grandi giornali perché
non hanno raccontato le "storie d’amore extraconiugale"
che sarebbero alla base della fuga di Ronaldo; 2) violare lui
medesimo "il margine di rispetto per le vicissitudini private
dei personaggi famosi"; e 3) mettere in guardia che Ronaldo
o no il bavaglio del regime, signora mia, incombe. Bella la rubrica
di Alessandra Longo sulle agghiaccianti spiritosaggini della
Padania sui "furti etnici" degli immigrati; un po’
meno le due pagine su un non meglio precisato "Unabomber"
che dalle parti di Pordenone "prende di mira i bambini".

Interessante l’intervista, trascritta dalla Cnn, al braccio destro
di Saddam, Tareq Aziz, così come quella di Giuseppe D’Avanzo
(D’Av.) a Patrizio Peci. Una chiacchierata di due pagine, questa,
che dobbiamo all’infinita pazienza di D’Av.: "Nuovo appuntamento,
nuova disdetta. Fino a quando, mentre stai sbuffando per quella
lunga giostra, scopri che è lì accanto a te e non
capisci come tu non l’abbia riconosciuto". Magari te l’ha
passato il prefetto De Gennaro, no? Riconoscibilissimo, invece,
lo stile di Piero Colaprico, ex manipulitista ora confinato allo
sport: "Tu, tifoso delle merengues, chiamale se vuoi emozioni,
ma queste per Ronaldo sono fotocopie di emozioni".
Imperdibile, come sempre, Concita De Gregorio, "dal quartier
generale di Nanni Moretti": "Girotondi in assemblea
plenaria" (non è una battuta, è l’attacco
dell’articolessa). Timorato il finale: "Da domani il sito
‘centomovimenti.it’ avrà una newsletter quotidiana".
Diciamo che ce l’ha già da ieri.

X