La
prima pagina di Repubblica (Rep.) di ieri, 15 gennaio, Giorno
XV della Nuova Era Forte, Elettrica, Libera & Giusta, si
apriva con "Bush: sono stufo di Saddam". Il titolo
principale è su Tangentopoli: "Processo ai giudici".
Rep. contrappone tutta la sua forza d’urto (quella che tanto
piace a Ezio Mauro) contro il progetto di commissione d’inchiesta
su Mani pulite. Il commento è di Giorgio Bocca. Il grande
indignato di Rep. comincia dando una notizia falsa ai suoi lettori:
"La maggioranza berlusconiana vuole varare una commissione
d’inchiesta su Mani pulite che ignora i corrotti e i condannati".
Non è vero, e lo scrive la stessa Rep., girando pagina:
"Vuole dare un’occhiata alle cause, i caratteri, le forme
e l’estensione del finanziamento illecito, anche di provenienza
estera, dei partiti politici". Tanto è falsa la notizia
di Bocca che scrive sempre Rep i berluscones "chiedono
più o meno la stessa cosa del centrosinistra". L’altro
punto, quello controverso (capire se la magistratura abbia o
meno "perseguito obiettivi di natura politica o ideologica"),
per Bocca è eversivo.
Poi c’è il caso di Franco Cordero, il poco chiarissimo
Prof. di Rep. Stavolta il Cav. è, a scelta, come "Batista
il cubano o Ceausescu". Ma anche come "qualche regolo
dell’Africa nera". Finito? Figuriamoci. "Succede anche
nei regimi fondati sul narcotraffico". Narcotraffico? Certo.
Il Cav, sostiene il Prof, viene da Mediaset "ovvero tecnologia
dell’inebetimento collettivo, raccolta pubblicitaria, vertigine
d’affari, più qualche incognita buia. Nominiamone due:
cambiali siciliane sui 61 collegi e una giustizia discriminata"
eccetera eccetera. Al poco chiar.mo Prof. di Rep. non piacciono
neanche le riforme istituzionali del Cav. "Entriamo nel
merito". Entriamoci. "Quali riforme?". Eh, cos’è
che non va bene? "Primo: premier eletto dal basso ovvero
cesarismo populistico". Il capo di governo eletto dal basso
non va bene, ok. C’è un motivo? Ci offre una motivazione
contro il sistema americano o inglese? No. La colpa del Cav.
è quella di essere, oltre che come Batista eccetera, anche
come quell’altro Cav: "Esiste un precedente nella l.24 dicembre
1925 n. 2263, quando da primus inter pares Mussolini diventa
capo del governo". Eleggere direttamente il capo dell’esecutivo
equivale a non eleggerlo? Molto poco chiar.mo.
Esteri. Rep. titola così una corrispondenza da Strasburgo:
"Prodi: Europa contro la guerra ma siamo ancora troppo divisi".
Nell’articolo Prodi dice soltanto la seconda parte della frase
che gli viene attribuita, manca la contrarietà alla guerra.
Dice, già alla prima riga, che "i governi europei
sono ancora divisi ed è possibile non si trovi l’unità
d’azione". L’esatto contrario. Solo alla fine Prodi, e riferendosi
a un sondaggio, parla di "opinione pubblica compatta nel
suo disagio". Nel suo disagio, non contro la guerra.
C’è anche un’intervista ad Hans Blix, tradotta dalla Bbc
e titolata come se Bush fosse il nemico: "Sento la pressione
armata, le ispezioni sono l’unica via". Blix però
dice anche di aver "trovato ingenti quantità di sostanze,
importate clandestinamente e in violazione delle risoluzioni
Onu, da mettere in relazione con il settore armi".
Infine uno scoop di prima pagina che ha soltanto Rep: i consumatori
contro l’Enel, che sta installando i nuovi contatori digitali.
Secondo Rep. sono un disastro. Una notizia molto libera e molto
giusta, anche perché il principale concorrente di Enel
è il gruppo Energia, di proprietà dell’editore
di Rep, Carlo De Benedetti. Stavolta tutto molto chiar.mo. (continua)
16 Gennaio 2003