Camillo di Christian RoccaRE: NO SUBJECT di Christian Rocca & Luca Sofri

 Caro Christian, tra liste e classifiche alte e illuminate, noi consumisti compulsivi vorremmo nominare il prodotto dell’anno per il 2002. L’anno scorso avrei detto iPod di Apple, e quello prima i Quattrosaltinpadella Findus. Ma a questo giro, pur avendo preso in considerazione il Nokia che fa le fotografie (roba da ragazzini, dicono, e tra un po’ ce l’avranno tutti, come il telecomando della tv), annuncio il trionfo del Muffin al mirtillo dell’Autogrill. Ai primi tempi vedevo con favore qualsiasi viaggio in macchina per potermene comprare una dose, poi ho realizzato che li vendono anche negli autogrill cittadini, e ora la signorina di via del Corso ha smesso di fare dei segni alla guardia giurata quando vado e ne porto a casa venti, ancora confezionati e usciti dal frigorifero. A giudicare dall’incarto sembra vengano dalla Francia (occhio, quelli al cioccolato se la cavano ma non raggiungono le vette del mirtillo), ma devo prendere informazioni maggiori. No, non mi nutro solo di muffin e pastasciutta surgelata: a volte ordino la pizza di Tipico, su cui invece trattengo il giudizio, ma almeno arrivano rapidi ed invisibili (come i sommergibili). Appena scopro un sushi home delivery, sono a cavallo.

Caro Luca, anche le Spinacine Aia non sono male. Io le tengo sempre a casa, sono molto pratiche se vuoi interrompere un’amicizia. Ci riesci facile, in soli tre minuti e con una noce di burro. In alternativa sparo ad alto volume il mio free-jazz. L’intruso trova subito una scusa per andarsene. Certo può capitare l’inconveniente, come l’altra sera. Avevo messo nel lettore "Modernistic" di Jason Moran, uno bravo bravo che alterna al piano-solo jazz e Schumann. E’ piaciuto anche all’ospite, che però mi ha detto: "Bella ‘sta musica, sembra Sensitive and Delicate di Stephen Schlaks". Ecco, aver acquistato "Sensitive and Delicate" è la cosa che non mi perdonerò per tutta la vita. Anche perché, al contrario del mio amico Veltroni, non sarei in grado di sostenere che mentre compravo quel disco ero un anti-Schlacksiano. Avevo anche una grossa lacuna, colmata grazie a un dvd: ho visto con un anno di ritardo "Moulin Rouge". Madonna! è il più bel film degli ultimi dieci anni. Le scene sono fantastiche, e i costumi e le canzonette anni 80. Questo Baz Luhrmann è un genio, sto pensando di andare a New York solo per vedere la sua Boheme. Intanto comprerò con Repubblica il dvd di "Ultimo Tango a Parigi" di Bertolucci, l’efficace spot delle Spinacine. Ti ricordi, no? Anche lì succede qualcosa in soli tre minuti e con una noce di burro.

Caro Christian, Moulin Rouge era bellissimo per un po’, ma alla scena di Roxanne sono stato svegliato dalle grida di quell’invasato che la cantava. Allora aridatece Sting (e a noi della costa uno che va a stare a Figline Valdarno non ci ha mai convinto). Spero almeno che tu non abbia comprato anche Richard Clayderman o i Rondò Veneziano, quella volta di Stephen Schlaks. Ho cominciato a leggere "Prey" di Michael Crichton, e mi piace come al solito: quando dico che "Jurassic Park" – il libro – mi è piaciuto da matti, di solito mi tolgono le rubriche di recensioni letterarie. Ma ormai me le hanno tolte tutte, e posso correre il rischio. Anche "Airframe", quello sugli aerei un po’ snobbato, era formidabile. E a primavera esce in America anche "Cosmopolis", il nuovo romanzo di Don DeLillo, autore che ci affanniamo a citare: e ci fosse uno che ha scritto una mail per dire che ne ha letta una pagina. Scrivono solo per avere l’indirizzo della Litizzetto.

Caro Luca, ho visto su Telepiù il concerto che quella str pardon: quella tipica lettrice di Amica, Yoko Ono insomma, ha organizzato a New York per rendere omaggio a John Lennon. C’erano alcune cose fantastiche. Un gigantesco Lou Reed ha fatto diventare un rock duro "Jealous Guy", quella bella canzoncina sdolcinata nota soprattutto per l’assolo di fischio di Lennon. (A proposito: è uscito il nuovo doppio di Lou Reed, non l’ho ancora ascoltato ma so che è meraviglioso). Poi mi sono commosso per "Strawberry Fields Forever" cantata acustica da Cindy Lauper. (Giuro. A proposito che fa nella vita Cindy Lauper?). Pensa che mi è piaciuto anche Craig David, la sua versione rap&blues di "Come Together" era formidabile. Tu hai letto di Crichton, io invece mi sono appassionato a "La bella di Lodi", un libro on the road di Alberto Arbasino sulla vita swinging nella bassa padana degli anni del Boom. Sì, mi sono dato agli anni Sessanta in questi primi mesi dell’anno. Hai per caso una mail di Catherine Spaak?

Caro Christian, prima dei Settanta ho i ricordi un po’ annebbiati: arrivo alla musica di "Ho incontrato un’ombra", i primi pezzi da quattro del Lego con le rotelline e "Dialogo tra un impegnato e un non so", il disco doppio di Giorgio Gaber. Ce n’era una copia in casa e io da bambino morivo dal ridere per la canzone sullo shampoo: "Son convinto che sia meglio quello giallo senza canfora/i migliori son più cari perché sono antiforfora". "Ti spalmo la crema" degli Skiantos sarebbe venuta dopo, nella storia della canzone cosmetica. Comunque, non bisognerebbe parlar male di Yoko Ono, a costo di essere come quei Gaberiani che ce l’hanno con la Colli perché è di Forza Italia: non bisognerebbe mai ritenere di possedere qualcosa dei propri miti, solo perché sono i propri miti. Loro amavano Yoko Ono, e Ombretta Colli, mica noi. Ogni tanto ci scappa la mano, anch’io sento di avere una relazione speciale con i Pet Shop Boys. Non in quel senso. Ma intanto Yoko Ono ha organizzato il concerto di New York. E Phil Collins ha fatto da testimone nozze a Peter Gabriel, come ti ricordo spesso. E a noi non ci hanno invitati.

Caro Luca, e tu pensi ancora all’amore? Guarda che siamo nell’era degli allegri clonatori di Rael, degli svitati frequentatori di extraterrestri e alieni. Non si fa più zum zum ora. O meglio: zum zum si fa ancora ma pare non sia più necessario per creare vita. Caro Luca, è Alien il nostro creatore. E vuoi mettere avere come genitore Sigourney Weaver al posto di un anziano barbuto e onnipotente? E’ ovvio che vincano gli amici di E.T. se noi insistiamo a vietare, censurare e proibire la ricerca scientifica. Niet anche alla clonazione terapeutica, all’utilizzo degli embrioni congelati che oggi vengono buttate nella spazzatura quando invece potrebbero curare molte malattie. Ce li meritiamo i raeliani, ce li meritiamo. Io no, non me li merito. Io alle elezioni ho votato per Luca Coscioni, seguo le sue battaglie e ho comprato il suo bel libro "Il maratoneta". E poco, lo so. Cosa posso fare d’altro? Mica mi vorrai costringere a scegliere chi clonare tra John Lennon e Yoko Ono?

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club