La prima pagina di Repubblica
(Rep.) di ieri, 21 febbraio, Giorno III della Nuova Era Forte,
Egizia, Franca & Tedesca, si apriva con "Blitz del Cda,
Raidue a Milano". Secondo Kurz. Maltese è "un
nonsense". Forse è anche vero, ma benedeiddio, spiega
perché, no? E invece niente. Scrive Kurz. che "demenziale
e comica sono stati gli aggettivi più usati nel commentare
la decisione del Cda di viale Mazzini di spostare a Milano la
direzione di Raidue". Ma è proprio vero che "demenziale"
e "comica" siano stati "gli aggettivi più
usati"? A leggere Rep. no, quelle parole non sono mai state
pronunciate. Nelle pagine 10 e 11, dei due aggettivi non c’è
traccia. Per dovere di cronaca, Redazionalmente Corretto rende
noto che i due aggettivvi "più usati" non compaiono
neanche in altri articoli di Rep. su altri argomenti. Insomma,
non ce n’è traccia. Delle due l’una: o Rep. ha preso un
buco colossale o Kurz. se li è inventati.
Kurz. è intervenuto anche sul Venerdì con la rubrica
ormai esclusivamente dedicata ai temi di geopolitica. Forse che
Kurz. abbia abbandonato l’idea di diventare direttore dell’Espresso
e ora punti su Limes?
Giorgio Bocca sull’Espresso vuole esportare mani pulite nel mondo
e abbandona la tesi secondo cui in America uno come il Cav. non
potrebbe esistere. E’ vero il contrario, dice. Lì il conflitto
d’interessi "è il fondamento del potere". Sostiene
Bocca che "la Enron aveva corrotto 218 deputati su 228 della
commissione governativa per il controllo del mercato". Ovviamente
è una balla, Bocca si è confuso con i finanziamenti
elettorali. Qualche riga dopo, Bocca sostiene che il suo ragionamento
è confermato da "Tony Blixen, un uomo di Bush"
ma in realtà Blixen era un consigliere di Clinton.
"La risistemazione isitituzionale e politica del Vicino
e Medio Oriente secondo modelli e interessi occidentali"
è il grande progetto di Bush, scrive Vittorio Zuccopycat.
"Il presidente non lo aveva mai articolato in maniera così
esplicita". In realtà chi "non lo aveva mai
articolato" è Zuccopycat.
Carlo Bonini (Austin Powers) racconta la guerra segreta americana
e scrive che del generale dell’aviazione Charles Holland "al
Pentagono si conosce poco più che il volto. Non un’intervista,
non una dichiarazione pubblica". Ora è evidente che
sia una boiata pazzesca ma per spirito di servizio Red. Corr.
a) segnala ad Austin Powers una dichiarazione qualsiasi di Holland
("I had a prepared speech, but it would be impossible for
anything I could write to accurately convey my thoughts, so I’ll
just try and speak from the heart"), b) invita Austin Powers
a una Conferenza sul terrorismo che si terrà a Tampa,
presso il Saddlebrook Resort Hotel, il 12 maggio alle ore 10
in punto. Holland è quello alto alto. (R.S.V.P.).
Saddam, scrive Magdi Allam, "pare si è già
rassegnato alla perdita nelle prime 72 ore di Bassora e di Mosul"
e le forze alleate "non dovrebbero incontrare resistenza
fino alle porte di Baghdad". E’ facile, daì Bush,
bombarda, che aspetti? L’unico rischio, spiega l’ispettore Allam,
è perdere tempo, Saddam "scommette sul fattore tempo"
per organizzare anche "una nuova ondata di attentati terroristici
concordati con Osama Bin Laden". Smoking Allam. (continua)
22 Febbraio 2003