Camillo di Christian RoccaRedazionalmente Corretto del 5 marzo 2003

La prima pagina di Repubblica
(Rep.) di ieri, 4 marzo, Giorno I della Nuova Era Forte, Disobbediente
e Rococò, si apriva con la "caccia ai complici dei
due Br". Giuseppe D’Avanzo, con "alla ricerca del traditore",
spiega come i terroristi si appoggino su "un professore
o un sindacalista o un funzionario del ministero" per compilare
le complesse analisi sulla politica del lavoro.
Molto interessante l’intervista di Silvana Mazzocchi all’ex brigatista
Adriana Faranda, nonostante la terrorista smonti la tesi di Davanpour:
"Vorrei smitizzare il concetto di ‘sapienza’. All’epoca
ci informavamo sui volumi degli iscritti al Rotary, sulla Guida
Monaci, sui giornali locali. Ormai c’è Internet, che mette
a disposizione qualsiasi cosa per chi vuole e sa navigare bene".
Molto fastidiosa la rubrica "il belpaese" di Alessandra
Longo. Ce l’ha con il Cav. perché disse che "l’omicidio
D’Antona era stato un regolamento di conti interno alla sinistra".
La Longo si è collegata a Internet e ha trovato un paio
di forum dove "si fa anche di peggio, associando in maniera
davvero ignobile, il terrorismo al pacifismo". Sconvolta,
Longo si è scollegata. E non ha fatto in tempo a dare
un’occhiata a un sito no war (lo ha fatto Libero) che l’avrebbe
fatta iscrivere a Forza Italia. Cose così, riporta Libero:
"Per fortuna c’è chi ha deciso che i maiali che devono
cominciare a soffrire sono gli sbirri. Nessuna solidarietà
agli sbirri e ai loro familiari. La vita di uno sbirro vale meno
di una merda secca"; "Ma quei poveri sbirri quante
persone hanno seviziato o ucciso? Vi siete già dimenticati
di Genova? Sono felice che qualcuno ogni tanto ne accoppi uno,
finalmente le vittime sono loro e non più noi"; "Ricordiamoci
che gli individui che sono esseri umani e che il vero criminale
è il sistema"; "Mi sorge un dubbio: e se il
terrorismo delle Br fosse una cosa organizzata dai fascisti al
governo?"; "Non chiudiamoci sotto la paura di agire
e di pensare da comunisti". Be’, in effetti, basterebbe
chiuderli in manicomio, ma i corsivi di Rep. sono contro l’onorevole
Roberto Tortoli. O, come fa l’umoralista nel paese delle meraviglie,
cioè Michele Serra, contro la "civiltà mediatica"
che avrebbe dato pagine intere a "un centinaio di caratteristi
che ha commemorato Stalin". Secondo Serra, sarebbe stato
meglio scurdacce ‘o passato, ché sono cose vecchie o,
peggio, manie del Cav. Intanto, nel paese reale, un’opposizione
con due partiti comunisti e uno post comunista sfila per far
uscire la Nato dall’Italia, si fa due spaghi con un vice dittatore
socialista, schiaccia l’occhiolino a un rais ammiratore di Stalin,
sponsorizza le celebrazioni di Baffone, il tutto mentre un gruppo
di terroristi comunisti uccide un poliziotto tra gli olé
dei forum "pacifisti" di Internet. Ma l’indignazione,
per il marxista rococò di Rep, va indirizzata contro la
"civiltà mediatica" e l’onorevole Tortoli.
Per fortuna Rep. fa anche molto ridere. Franco Papitto, da Bruxelles,
lancia uno dei più ridicoli allarmi della storia mondiale:
"Una procedura difficilmente conciliabile con il normale
funzionamento di una democrazia". E che è successo?
Niente, ma secondo Papitto e Stefano Rodotà e Elena Paciotti
sarebbe capitata una cosa enorme. Quei cattivoni degli americani
vogliono "acquisire i dati personali dei passeggeri che
si recano negli Stati Uniti". E’ già così
da circa un secolo, e basta essere andati in America per sapere
che in aereo si compila una dettagliata scheda di sbarco. Ma
gli americani sono imperialisti, e vogliono avere accesso anche
"alle carte di affiliazione delle compagnie aeree".
Punti Millemiglia go home.
(continua)

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