Camillo di Christian RoccaThe Dark Side of the Moon, Pink Floyd

Bella idea. Proprio una bella idea. Complimenti vivissimi. Sapete che vi dico? Sono stato un fesso a proporre un articolo su "The Dark Side of the moon". I Pink Floyd. Il loro disco più conosciuto. E ora che scrivo? Sapete già tutto, no?.
D’accordo c’è la notizia. I giornali, in fondo, servono a questo. Qual è la notizia? Uffa, eccola: il 24 marzo del 1973 è uscito The Dark Side. E ora, esattamente trent’anni dopo, viene ripubblicato rimasterizzato e bla bla bla. Lo conoscete tutti, no? Dico a voi che leggete: ce l’avete a casa, lo so. Siete fra i trenta milioni di umani che lo hanno comprato, ne sono certo. Io l’ho scoperto a 14 anni, nel 1983, dieci anni dopo l’uscita. Era ancora in classifica, c’è stato per 700 settimane consecutive, poi è uscito perché la rivista Billboard decise che i dischi vecchi di dieci anni dovevano essere tolti dalle top ten. Ancora oggi vende un milione di copie di cd l’anno. Che cosa posso aggiungere, io? E’ come fare una recensione alla Divina Commedia.
Uhm, allora. Vediamo. Posso scrivere che The Dark Side è quel disco con i rumori strani, quello con gli effetti speciali: il registratore di cassa all’inizio di Money; la sequenza di suoni di orologi in Time.
No, banale. Lo sapete meglio di me.
Ah, ideona. Cerco una recensione originale, una pubblicata sui giornali del 1973, ve la spaccio come se fosse mia, e solo alla fine svelo il trucchetto. Ci ho provato ma, niente: negli archivi della Rizzoli non ci sono recensioni d’epoca. Ho trovato però un lungo articolo del 1975 dell’Unità. Autore: David Grieco, quello che oggi a ogni festival del cinema urla come un pazzo su Telepiù. Bell’articolo, ma parla di Wish you were here.
Un amico squilibrato mi dice: perché non spieghi, canzone per canzone, quanti e quali gruppi si sono ispirati a The Dark Side. Per esempio, mi dice, dentro la seconda canzone, Breathe, c’è tutta la discografia dei Prodigy. Sì, poi i Talk Talk, i Radiohead e tutti gli altri. Che palle
Magari posso raccontare che i Pink Floyd scrissero The Dark Side per esplorare la parte nascosta dell’animo umano. State già dormendo? Un attimo, dài. Lo sapevate che distribuirono un questionario sulla morte e la follia ad amici e musicisti? Le risposte furono usate come canovaccio per la composizione delle canzoni. La leggenda vuole che scartarono le riflessioni di Paul McCartney. Le curiosità, sì, potrei raccontare i mille aneddoti sul disco. Nel 1990 un sondaggio scelse "The Great Gig in the sky" come la migliore canzone per fare sesso. Vi ricordate i vocalizzi di Clare Torry? Pare che funzionino meglio del Viagra. E pensare che la ragazza fu pagata soltanto 30 sterline.
Avete presente, poi, l’eleganza psichedelica di Us and Them? Oddio, ho scritto psichedelica?
Chiudiamola qui, va.
Christian Rocca

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