New York. Abdul Rahman Mustafa è l’ultimo dei cinque sindaci eletti nel nuovo Iraq liberato dalla dittatura baathista di Saddam Hussein. E’ curdo e guiderà Kirkuk, la città che produce il quaranta per cento del petrolio iracheno. Accanto a lui ci sarà un vicesindaco arabo. Entrambi sono stati scelti dal Consiglio comunale che, ha scritto il New York Times, è stato eletto tra sabato e lunedì. E’ il primo passo verso la democrazia in Iraq, hanno commentato sia gli americani sia i cittadini di Kirkuk, impegnati nei giorni scorsi in grandi festeggiamenti.
Kirkuk è la quinta città irachena (le altre sono Mosul e tre nel Sud del paese) ad aver scelto liberamente il proprio amministratore. Esserci riusciti anche a Kirkuk è molto importante perché è una città etnicamente divisa tra curdi, arabi, cristiani e turcomanni.
Gli americani, riporta l’Associated Press, avevano scelto trecento grandi elettori rappresentativi dei quattro gruppi etnici della città. A loro volta, sabato scorso, i grandi elettori hanno scelto sei consiglieri dal proprio gruppo.
"Altri sei rappresentanti riporta l’Ap sono stati scelti dagli indipendenti, ma quando è diventato chiaro che cinque di loro sarebbero stati curdi, gli arabi e i turchi hanno protestato". Schermaglie da paese conquistato dalla quasi normalità democratica, tanto che alla fine le proteste sono rientrate e il Consiglio ha eletto il sindaco curdo, il vice arabo e poi ha scelto un turco come presidente dell’assemblea. "Non abbiamo boicottato le elezioni perché pensavamo di avere una chance di vittoria ha detto Mustafa Kamal Yaycili, leader dei turchi e candidato sindaco Non volevamo sprecare l’occasione".
"Non so descrivere quanto sono felice ha detto al New York Times Kemal Kerkuki, consigliere e leader a Kirkuk del Partito democratico curdo guidato da Massoud Barzani Dopo tutti questi anni di dittatura abbiamo scelto il nostro leader".
Anche gli arabi, sia pure sconfitti, adesso sono contenti: "Non abbiamo scelta, dobbiamo essere felici ha detto Akar Nezal Altawil, uno dei sei consiglieri arabi Kirkuk non è controllata dai curdi ma dai residenti di Kirkuk". I quartieri arabi sono tranqulli, racconta l’inviata Sabrina Tavernise del New York Times: "I medici dell’ospedale principale hanno detto che non vedono vittime di violenza etnica da parecchi giorni". L’operazione democrazia in Iraq è iniziata.
31 Maggio 2003