Camillo di Christian RoccaRE: NO SUBJECT di Christian Rocca & Luca Sofri

Caro Christian, la televisione dà soddisfazioni e riconoscimenti. Senti di essere vicino alla gente. La settimana scorsa ero fermo a un semaforo, in bicicletta, a Roma. Qualcuno accanto a me, sul marciapiede, mi fa: “Ma lei è Luca Sofri?”. È un signore sulla cinquantina, con camicia bianca a quadri e collettone a due bottoni, di quelle che hanno i ragazzotti oggi, tipo Flavio Montrucchio. Io sorrido un po’ imbarazzato e tengo d’occhio il semaforo e gli altri pedoni che per fortuna sembrano ignorare la cosa: “uh, sì”, balbetto. “Me piace ‘r programma che fate, lei e Costanzo”. Adesso son qui che mi chiedo se mi ha preso per Demo Morselli: domani vado a tagliarmi i capelli.

Caro Luca, sarà per questo che Nicole Kidman s’è tagliata i capelli corti per girare “Birth”? Credi che potessero scambiarla per Valeria Marini? Comunque non ti preoccupare, sono cose che capitano. L’altro giorno sono andato a mangiare con alcuni amici a un cinese di New York (parte di conto di mia spettanza 174 dollari), ed è capitato che al mio tavolo ci fosse Salman Rushdie. Non l’ho riconosciuto subito, anzi sulle prime ho pensato: “Ma che ci fa Stanley Kubrick di nuovo tra noi?”. Poi ho visto un’ex velina di Fabrizio Frizzi, da tempo fidanzata con Rushide, e mi sono reso conto che quello era l’autore di Versetti Satanici. Sulle prime ho avuto paura di un qualche attentato iraniano, poi mi sono rassicurato perché al tavolo accanto c’era Danny Glover di Arma Letale.

Cioè, vuoi dire che siamo a metà della nostra doppia pagina e ti sei già speso tutto il compenso? Occhio, che Danny Glover è molto di sinistra: speriamo non ti abbia riconosciuto. Casomai fagli il mio nome, io sono un suo grosso fan: a parte Arma Letale, vado matto per un sottovalutato film di Lawrence Kasdan – “Grand Canyon” – in cui lui faceva quello bravo e buono ma non rompetegli le palle. Kasdan fu grandissimo, secondo me, pur con qualche inciampo. E allevò una scuola di attori che rese memorabili quegli anni, e poi sparirono quasi tutti: che ne è oggi di Jeff Goldblum, di Tom Berenger, di Kevin Costner, di Kathleen Turner, di Kevin Kline, di William Hurt, di Glenn Close, salvo poche piccole cose? Fanno robe di serie B in tv? Tu li vedi, laggiù? Una volta gli attori invecchiavano e lavoravano ancora, o mi sbaglio?

Caro Luca, in realtà qui in America va fortissimo il genere Grande Fratello. C’è stato il grande successo di Joe Millionaire, un reality show con un certo Joe che alla fine diventa appunto milionario. Ora è partito il nuovo programma di Monica Lewinsky, si intitola Mr. Personality ma secondo alcuni maligni avrebbero fatto meglio a chiamarlo “Joe Blow” (capita la battuta?). Poi al cinema vanno tutti a vedere The Real Cancun, evoluzione hollywodiana del Grande Fratello. Hanno messo alcuni ragazzi in una casa al mare in Messico, hanno girato per tre settimane e ne è venuto un film. Benedetti americani, come dice il titolo dell’ultimo libro di Massimo Teodori. Io li adoro, come sai. La cosa che più mi piace è che qui posso vedere con largo anticipo i film della prossima stagione. Una volta tornati a casa ti fa sentire molto figo, ed è molto utile se qualcuno ti invitasse a giocare a “nomi, città, animali” oppure a mimare un film. Ciao, scappo che inizia Matrix 2.

Caro Christian, li conosco quelli come te. Tornano qui e chiamano i film con il loro titolo originale e una nonchalance da sputargli in faccia. Io mi chiedo solo quale fosse il titolo originale di quello che il mese scorso qualche genialoide del marketing, quaggiù, ha ribattezzato “Maial college”. C’erano questi enormi manifesti ovunque. Maial college. A parte la raffinatezza della pellicola – ma io a Porky’s risi parecchio, confesso, e ancora di più con Tutti pazzi per Mary – ma CHE ACCIDENTI VUOL DIRE MAIAL? Che lingua è? Pene pecuniarie, propongo. Oppure la maledizione tricologica Phil Collins, che già ti lanciai il mese scorso.

Caro Luca, so che ci tieni: ecco le ultimissime sul fronte Phil Collins. Pare che ora si sia messo a disegnare Swatch. Vedrai che prima o poi farà anche qualche oggetto per Alessi. Hai sentito il nuovo Radiohead? Mooooolto bello, anche se li preferivo nella versione Kid A e Amnesiac. Alcune canzoni mi paiono strutturalmente simili ai miei vecchi adorati King Crimson, i quali peraltro hanno fatto un nuovo disco. Te lo consiglio, sembrano i Radiohead.

X