Repubblica
non ha ancora corretto gli articoli inventati da un suo corrispondente
dalla Cina né si è scusata con i lettori né
ha riconosciuto di aver rubato la storia a un altro giornale.
Eppure sono passati 17 giorni da quando Red. Corr. ha documentato
il plagio cinese. Sono passati, invece, 8 giorni dalla scoperta
del plagio del libro di una sinologa italiana, di cui Mauro era
al corrente da più di un anno e mezzo. A differenza del
direttore del New York Times, il direttore di Rep. ha deciso
di non rettificare, di far finta di niente, di comportarsi all’italiana,
ché tanto la nuttata adda passà. Nel frattempo
ha parlato la giornalista olandese cui Rep. ha fregato il servizio.
Ad Amsterdam stanno studiando gli aspetti legali del furto. Da
35 giorni Mauro censura anche l’autobiografia del suo editore.
Motivo? De Benedetti conferma le parole del Cav. sul caso Sme.
Per completare il ritratto bananiero del giornalismo di Rep.
c’è il titolo di ieri in prima pagina: "Ritrovato
il tesoro degli Assiri". Degli Assiri? Ehi, republicones,
quello è il tesoro che ci avete raccontato essere stato
saccheggiato a Baghdad. E’ quello. Il medesimo. The same. Era
una balla. Non c’è stato nessun saccheggio. I giornali
americani lo hanno ammesso, infatti non sono tabloid alle vongole.
10 Giugno 2003