Camillo di Christian RoccaUn'altra sinistra è possibile

Ci vogliamo sfogare o vogliamo governare? E’ necessario rispondere a questa domanda posta dal principale gruppo del partito Democratico americano, il Democratic Leadership Council, per capire dove andrà a parare la sinistra occidentale. Se ci vogliamo sfogare, far vedere quanto siamo duri e puri, e quindi non mostrarci credibili sul fronte della sicurezza, non affrontare le sfide di politica estera e poi magari alzare le tasse e aumentare la spesa pubblica, be’ almeno si sappia che si va incontro a sconfitta sicura. E non sarà una sconfitta normale, piuttosto un disastro che avrà effetti generazionali come quelli di George McGovern nel 1972 e di Walter Mondale nel 1984. Il Democratic Leadership Council non è un gruppo qualsiasi, è l’organizzazione Democratica che ha guidato la rivoluzione clintoniana. Dieci anni fa, appoggiando il poco conosciuto governatore dell’Arkansas, contribuì a spostare il partito su posizioni moderate e a governare l’America. Ora crede che l’agenda politica, i toni dei candidati anti Bush e in particolare il furore girotondista che accompagna Howard Dean, il pacifista coccolato dai media e dai militanti più arrabbiati, equivalgano a una specie di "suicidio assistito" della sinistra americana.
La sinistra non attrae più la classe media, sostiene il Council, eppure il secolo scorso è stato quello del sogno americano realizzato, di un paese che ha difeso la libertà "dal grande male" dei totalitarismi. E la sinistra americana è stata in prima fila nel dare concretezza al sogno di Benjamin Franklin di creare la "prima società di massa della classe media". Clinton si muoveva su questa scia, e così ha vinto e guidato la società americana. L’ex presidente, che nei giorni scorsi ha difeso George Bush sulla questione delle armi di Saddam, ha dato un triplice consiglio al suo partito: facciamo capire agli elettori che manterremo le cose buone dell’agenda Bush; che siamo in grado di farle meglio di lui e che ne sapremo fare anche di altre: "In fondo non è così complicato". In politica estera vuol dire "sostenere la democrazia in Medio Oriente, e non la stabilità", dice il manifesto dei Nuovi Democratici redatto dal Council. Sulla stessa linea di Kenneth Pollack e Ronald Asmus, ex membri dell’Amministrazione Clinton: serve un approccio "neo liberal", hanno scritto sul Washington Post. Parole che potrebbe aver scritto il neocon Paul Wolfowitz.

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