Caro Christian, nella galleria di tipologie umane che si distinguono dai dettagli dell’abbigliamento – i colletti alzati, le sciarpe con il nodo a cappio, le canottiere dentro gli slip – di cui ti ho raccontato negli ultimi mesi, ne avevo pronta una classica ma sempre in circolazione. Ma Dave Eggers, nel suo ultimo romanzo, mi ha soffiato la descrizione: “Ogni singolo uomo là dentro, o quasi tutti – ci saranno stati più o meno venti uomini in quel casinò, perlopiù giovani, e la cosa valeva per almeno una quindicina di loro – avevano un maglione di cotone posato sulle spalle e legato sul davanti. Dodici uomini e altrettanti maglioni gialli o blu cielo tutti legati sul davanti con la massima cura. E mica bastava semplicemente legarlo: occorreva sistemarselo con nonchalance al centro del petto, un po’ come una stola di pelliccia. E oltrettutto in quella sala ci saranno stati venticinque gradi”. Ecco, nel timore di essere irrispettoso nei confronti del nostro presidente del Consiglio, non avrei saputo descriverli meglio.
Caro Luca, ti do le ultime sul formidabile genio. Qui in America ha pubblicato una versione più lunga del suo romanzo, ha 60 pagine in più aggiunte a due terzi del libro. L’io narrante (oddio, ho scritto l’io narrante?) è un altro, e smonta la storia che hai letto tu. Ora però non vorrei che la sinistra si metta a gridare al complotto, e ad annunciarci per la 759esima volta che la democrazia è in pericolo. (La democrazia sembra in pericolo almeno quanto quelle strade piene di cartelli che annunciano pericolo cervi. Tu hai mai visto un cervo sul raccordo anulare?). Anche il titolo è cambiato. Non si chiama più Conoscerete la nostra velocità. Si chiama Sacrament (qui ci deve aver messo mano Buttiglione). Comunque sappi che già si parla della sua terza opera. Sarà firmata soltanto “by Dave”. Conosceremo il suo formidabile cognome per quella data, no? Credo che il nostro amico Eggers sia più paraculo di Diaco. In fondo Dave e Pigi li abbiamo lanciati noi, no?
Caro Christian, vacci piano. Io ho lanciato solo te, e ancora vengo insultato per strada. Ciò nonostante, perché ti voglio bene e non riesco mai a ricordarmi perché, ti segnalo una chicca (oddio, ho scritto chicca?): c’è un sito internet dove vendono bootleg ufficiali dei concerti che Peter Gabriel ha tenuto il mese scorso negli Stati Uniti. Loro vanno, registrano il concerto, e dal giorno dopo lo vendono – masterizzando i cd e confezionandoli a cottimo – a chi li richiede: sono un po’ costosi, ma tu te lo puoi permettere, se la sinistra non ti tolglie tutti i soldi dopo averti picchiato con un randello in un vicolo buio e averti insultato la mamma. Devi stare attento con la sinistra, sono subdoli e cattivissimi. Ma vedo che tu stai in guardia, anzi: ti dai da fare parecchio anche con la destra.
Caro Luca, l’altro giorno ho incontrato per strada Spike Lee. Era uguale a un personaggio di un film di Spike Lee. Ciondolava, pantaloni col cavallo basso, aveva un cappellino degli Yankees e lo zainetto nero. Parlava al telefonino e attraversava col semaforo rosso. I tassisti gli suonavano e lui li mandava a quel paese. L’ho seguito per un po’. Eravamo sulla 57esima strada. Al quarto semaforo rosso l’ho perso. Deve essere entrato alla libreria Rizzoli, è l’unico posto di Manhattan dove trovi Max. Pare che non se ne perda uno, Spike. Credo sia un fan di quel Raffaele Panizza che scrive qui da noi. In questo periodo è incazzato nero. No, non Panizza. Sempre Spike. Il canale TnT ha deciso di cambiare palinsesto e di dedicarsi completamente alle cose che piacciono ai maschietti, sport, giochi e cartoni animati osè. E in omaggio a Spike Lee ha scelto di chiamarsi Spike. Spike, mica Spike Lee. Solo Spike tv. Ma al regista ciondolante questa cosa non è piaciuta e li ha querelati. Eggers non l‘avrebbe fatto. Spike, come by Dave. Basta essere paraculi, e le cose si risolvono. Perché non lo chiamano Pigi ’sto canale?
Caro Christian, sono troppo vecchio per queste cose. Per me Panizza era un ciclista, Spike un disco di Elvis Costello, pigi una voce verbale assai usata in Toscana persino con doppi sensi e Tnt quelli di Alan Ford (che di tutti è il più bello, e ci sta proprio per quello, nel gruppo Tnt). Mi ricordo anche i nomi dei fratelli di Bob Rock e perché si chiamano così. Tu stai ringiovanendo a vista d’occhio: capace che ti fanno presentare Sanremo.
Caro Luca, neanche Mister Fantasy parlava così tanto di PG. Comunque esiste una registrazione del suo concerto dell’Alcatraz. Quello noioso. Eravamo insieme. Ti ricordi? Non ci volevano far entrare nel palchetto riservato alla stampa. Forse perché eravamo gli unici due che avevano pagato il biglietto. Mi pare di ricordare che ci fosse il tuo amico Morgan, by Morgan, il Diaco dei Bluevertigo. Comunque mi hanno mandato una copia del bootleg. Ho scoperto che le note di copertina sono mie. Hanno preso un mio articolo scritto per Capital. Sono soddisfazioni. A un certo punto si sente forte-e-chiaro un tipo che urla: “Nikka Costa”. Chi era? Un centrocampista del Milan?