La
prima pagina di Repubblica (Rep.) di ieri, 28 agosto 2003, avrebbe
potuto aprirsi con "Pensioni e riforme, il piano di Berlusconi",
e per una volta è successo. Il quotidiano di Ezio Mauro,
detto anche Al Jamurya, nel Mese II della Nuova Era Gregaria,
ieri ha aperto con un titolo perfetto: "Pensioni, il piano
Berlusconi". Ottimo, uguale a quello del Corriere, giornale
repubblicano-ma-non-republicones che ormai ha soffiato a Rep.
il ruolo di guida civile del paese (oltre a Magdi Allam, in attesa
di papparsi anche Khaled Fouad Allam). Ieri quasi tutta Rep.
era perfetta. Anche la pagina due era ottima, nonostante la stanca
ripetizione del titolo di prima: "Pensioni, il piano di
Berlusconi". Nella stessa pagina c’è un altro articoletto:
"Pressing del premier su Bossi: Convinciti e passa la devolution".
Red. Corr. non ha idea di cosa voglia dire "passa la devolution",
ma sembra che i republicones abbiano voluto riconoscere il decisionismo
del Cav. La pagina 3 ospita un’ampia intervista al ministro Antonio
Marzano sulla "equità della riforma". Travolgente,
quasi da giornale cognato, pagina 4: "Sostegno del reddito
e cibi gratis, la nuova sfida del governo". Il Cav. è
così buono che non solo vuole "sostenere il reddito"
dei poveri ma lancia una nuova "sfida" addirittura
per sfamare l’umanità: "Cibi gratis", scrive
Rep, ma sarebbe stato meglio "cibi gratis per tutti".
Pagina 5, pubblicità di Murdoch, the Cav’s best friend.
Pagina 6, pubblicità Esselunga con "Lonza di maiale
a 3.99 euro al chilo", un’enormità rispetto ai "cibi
gratis" che presto fornirà il Cav. Pagina 7 con le
difficoltà di Romano Prodi sul caso Telekom. E la sinistra?
A pagina 23: "I Ds ripartono da Bologna". Si parla
della Festa dell’Unità e dello slogan antidalemiano dell’edizione
di quest’anno: "Di’ qualcosa di sinistra". Posto che
ci sarà il compagno Schulz, Rep. non racconta come l’abbia
presa D’Alema. Rep, poi, è l’unico giornale che non ha
scritto una riga sul libro di Piero Fassino. I motivi possono
essere due: 1) a Rep. di Fassino non importa una mazza; 2) a
Rep. non interessa scrivere che Berlinguer aveva sbagliato tutto
e che in fondo Craxi un po’ di ragione ce l’aveva. Nell’ipotesi
2 aspettiamoci una recensione di Marco Travaglio.
Carlo Bonini spiega che Telekom Serbia l’ha scoperta lui ma che
Marini è un pataccaro. Ok. Ma in due pagine non dice se
il suo scoop è vero oppure una patacca. Infine Zuccopycat:
parte bene con un’analisi del dibattito tra gli idealisti liberal
democratici e i pragmatici conservatori. Se ne è accorto
dopo un paio d’anni, e va bene. Ovviamente quando, secondo lui,
gli idealisti avrebbero perso. Dice che gli idealisti di sinistra,
di cui Rep. non ha mai scritto, ora hanno dei dubbi. Tranquilli,
non è vero. (continua)
29 Agosto 2003