La
prima pagina di Repubblica (Rep.) di ieri, 19 settembre, avrebbe
potuto aprirsi con "Manovra, sì a condono e pensioni",
ma non è successo. Quello era il titolo del Corriere,
giornale repubblicano-ma-non-republicones che ormai ha soffiato
a Rep. il ruolo di guida civile del paese oltre a Magdi Allam
(di Khaled Fouad Allam, invece, non ne vogliono sapere). Il quotidiano
di Ezio Mauro, detto anche Al Jamurya, nel Mese III della Nuova
Era Gregaria, ha aperto con un titolo simile a quello di un tabloid:
"Finanziaria senza soldi".
In prima pagina, Federico Rampini (Ramp.) ha recensito il numero
di The Weekly Standard di una quindicina di giorni fa: "I
neoconservatori all’attacco di Rumsfeld". Ramp. smentisce
una decina di articoli di Rep. medesima che fin qui avevano messo
nello stesso calderone il segretario alla Difesa e i neoconservatori
(e la destra estrema Usa). Ora Rep. scopre che sono diversi,
che fin qui erano soltanto alleati. Prima o poi scoprirà
che non sono neanche "la destra radicale", inteso come
l’estrema destra, come ha scritto in un altro articolo Raffaella
Menichini. Già, gli articoli sui neocon, anzi sul Weekly
Standard, la rivista che i lettori del Foglio conoscono bene
e che fino all’altro ieri Rep. non aveva mai sfogliato, sono
due. Bravi, cari republicones, ma due articoli di recensione
di numeri diversi della stessa rivista forse sono troppi: per
dirla con Ezio Mauro sembrate "ossessionati" e "gregari",
come Il Fogliuzzo. Una cosa, però: Ramp. definisce il
Weekly Standard, un "settimanale posseduto da Murdoch".
Urge specificare: "Posseduto" nel senso che Murdoch
è il diavolo oppure nell’espressione c’è una curvatura
machista? Un giornale posseduto dal Carl, dovrebbe darne conto
ai lettori. Come, per fair play, avrebbe fatto bene a riconoscere
che la notizia di pagina 11, "sarà un olandese il
capo della Nato", era stata anticipata da un giornale ex-post-neo
berluscones.
A pagina 19 c’è un duro attacco all’uso, anzi all’abuso
dei collaboratori di giustizia, ai pentiti. Finalmente. Bravi
republicones, per una volta non posseduti dalla furia manettistica.
Rep. riprende un’inchiesta dell’Espresso, anch’esso posseduto
dallo stesso possidente dei republicones. La denuncia è
forte nei confronti di un testimone che parla, probabilmente
"perché pagato dallo Stato". Vergogna. Costui,
il pentito posseduto dallo Stato, "due giorni dopo le prime
confessioni in Commissione, risulta inserito nel programma di
protezione dei pentiti a 652 euro al mese". Commenta Rep,
posseduta da un fremito di sarcasmo: "Stipendiato, insomma,
dal governo". Di quali pentiti sta parlando il quotidiano
posseduto dal Carl? Dei pentiti "stipendiati, insomma, dal
governo" di centrosinistra che volevano possedere Andreotti,
Dell’Utri et cetera? Siete pazzi? Pensate che i republicones
siano posseduti dal Cav. come un Belpietro qualsiasi? Republicones
ed espressones parlano di Igor Marini. Eppure, a dire la verità,
nella vicenda Telekom Serbia il pentito più pentito sembra
Ezior Mauro, non Igor Marini.
L’Espresso, fa una cosa in più, tenta di sostenere che
Telekom Serbia fu un’operazione voluta dal Polo. Questa inchiesta,
a occhio e croce, non la insabbieranno.
Sul caso dei dossier anti Saddam manipolati da Blair, un tempo
cavallo di battaglia ideologica di Rep, non c’è nessuna
notizia nonostante l’inchiesta di Lord Hutton dimostri che il
manipolatore è stato il giornalista della Bbc.
Rep., ormai posseduta dal giornalismo tabloid, eccelle quando
può dare le seguenti notizie: "Rinnovato il sito
web della Polizia"; "Sole divorerà Terra tra
5 miliardi di anni"; "Il re della giungla si estinguerà,
leoni decimati in appena vent’anni" e, soprattutto: "Maggiorate
addio, il seno torna piccolo". Chissà i commenti
brancatiani di K. F. Merlo. (continua)
20 Settembre 2003