La
prima pagina di Repubblica (Rep.) di ieri, 26 settembre, si è
aperta con "Telekom Serbia, storia di una trappola".
Ottima auto-contro-inchiesta dei republicones sul caso che lanciarono
essi stessi. Fatta così bene che ieri Carlo Taormina ha
annunciato le sue dimissioni da deputato. Che cosa hanno fatto
i republicones di così grandioso? Semplice, hanno riempito
tre pagine per dimostrare che il loro scoop su Telekom Serbia
era una porcata. Anzi, no. Il loro scoop (tangente consegnata
in sacchi di iuta e finanziamenti al presunto genocida nazicomunista)
se lo sono dimenticati, non ne parlano più, è stato
insabbiato. Una porcata è l’operazione polista di aver
dato credito a uno come come Marini che confermava l’imbroglio
svelato dai republicones. Recita l’occhiello: "Tutta la
rete di faccendieri, trafficanti, ex spie". I due nomi principali,
quelli da cui nacque tutto, compaiono subito sotto, in maiuscolo,
prima ancora che l’articolo cominci: "Carlo Bonini e Giuseppe
D’Avanzo". Perfetto, dunque.
D’accordo, Rep. lo ripete da un secolo: Marini non è credibile,
e ora scopre che Taormina è il manovratore. Ben scavato.
Ma la tangente di Telekom Serbia è stata pagata, come
avete scritto nel 1997 e poi nel 2001, o era una bufala anche
il vostro scoop? Il governo Prodi, come scrisse un Ramp! qualsiasi,
diede o no una "boccata d’ossigeno" al dittatore? Perché
il caro Marco Travaglio lucidò le manette e poi le ripose
nell’apposita custodia non appena i vertici di Rep. gli diedero
di gomito?
Fantastica Rep. su Eurostat. Non ne aveva mai parlato prima dell’altro
ieri quando aveva esposto "la verità di Prodi".
Ieri il colpo di genio: Prodi è presentato come il fustigatore,
quello che vuol fare chiarezza, il Tonino Di Pietro di Bruxelles.
Ottimo, ben argomentato e non isterico come nello stile della
casa, l’editoriale di Marc Lazar. Non come Ramp! che non lascia
in pace neanche i morti. Il suo ricordo del professor Modigliani
inizia con un attacco al Cav: "Uno dei suoi ultimi gesti
prima di morire" è stata la lettera anti Cav. Vero.
L’ultimissimo, però, è stato criticare Rep, ed
era giovedì, per aver interpretato male la notizia: "Non
mi è piaciuto il vostro titolo: ‘Tre Nobel contro Berlusconi’
".
Lo sleeper spiega che Blair è fottuto, ha le ore contate,
"un quadro assai fosco". Chi glielo ha detto allo sleeper?
Nessuno, è una sua interpretazione. E infatti: "Eppure
la stampa inglese è più cauta di quella Usa. Non
vede un rapido tramonto dell’era Blair". Ma c’è Rep.
che vigila. (continua)
27 Settembre 2003