Camillo di Christian RoccaRedazionalmente Corretto del 14 ottobre 2003

La
prima pagina dell’organo dei Radical In, cioè la Repubblica
(Rep.) di ieri, 13 ottobre, si è aperta con "Bagdad,
autobomba contro la Cia". Rep. è sicura: l’autobomba
era contro la Cia. L’articolo è di Daniele Mastrogiacomo,
il quale a proposito dell’obiettivo scrive: "E’ un albergo
anonimo, vecchio stile, le pareti sporche e scrostate… la Cia
l’ha scelto per installare il suo quartier generale. Lo sanno
tutti, a Bagdad. Lo sa anche l’attentatore suicida". Quello
che non sa Mastrogiacomo è questo: l’albergo ospita abitazioni
e uffici di cinque membri del Consiglio governativo e di parecchi
ministri iracheni. A Mastrogiacomo non sorge il dubbio che l’obiettivo
fosse iracheno. Un motivo c’è. Secondo Mastrogiacomo,
il Consiglio governativo e il governo provvisorio non esistono:
"In quell’albergo requisito in blocco dalla Cia e da alcuni
rappresentanti del governo provvisorio statunitense". Statunitense?
No, è il governo provvisorio iracheno, composto da iracheni
e nominato da iracheni (dal Consiglio governativo). Il governo
provvisorio, fino al 2004, statunitense sta alla Casa Bianca.

Buona, invece, l’analisi di Vittorio-Gatto-Copione-Zuccopycat
che, pur con i consueti giochi d’artificio, contiene un paio
di notizie mai apparse su Rep: cioè che le cose non vanno
malissimo e che l’obiettivo dei terroristi non erano "gli
occupanti in divisa americana" ma gli iracheni (cioè,
l’esatto contrario di quanto scritto Mastrogiacomo nella pagina
precedente). Ottima la storia raccontata da Alberto Flores D’Arcais
sul conduttore radiofonico Rush Limbaugh. Bravo Flores, non capita
tutti i giorni di leggere su Rep. un articolo su un personaggio
di estrema destra senza insulti, contumelie e atteggiamenti di
superiorità antropologica. Bello anche l’editoriale di
Jean-Paul Fitoussi sull’Europa, e qui va lodato il vertice di
Rep. per aver ospitato un’opinione controcorrente. C’è
anche un reportage di un’intera pagina sulla Cina. Per un attimo
Red. Corr. ha tremato, ma l’autore è Pietro del Re, non
Marco Lupis.
Il simpatico Ramp! domenica ha raccontato che i suoi amici lo
accusano spesso di "filoamericanismo". Red. Corr. non
osa immaginare chi frequenti. Poi si è scusato con i suddetti
amici: vabbè noi californiani abbiamo eletto Schwarzy
ma sappiate che "c’è un dettaglio non secondario.
Qui a San Francisco, l’80% ha votato contro il recall, cioè
contro Schwarzenegger". Ramp! non è colpevole.
Una pagina intera di sabato ha annunciato: "Guantanamo,
la Croce Rossa accusa: ‘I detenuti stanno impazzendo’".
Stanno impazzendo? Sì, per Rep., che attribuisce il giudizio
alla Croce Rossa, i detenuti di Guantanamo "stanno impazzendo".
E’ vero? No, è inventato. Basta leggere l’articolo di
Francesco Malgaroli per scoprire che non sta impazzendo nessuno
(a parte i republicones), e che la Croce Rossa non ha mai scritto
quella frase. Scrive, infatti, Malgaroli: "La Croce Rossa
non ha denunciato violenze fisiche. Ma ha puntato l’attenzione
sul peso psicologico che comporta questo genere di prigionia".
Dunque: la Croce Rossa accerta che a Guantanamo non ci sono violenze
fisiche, ma punta l’attenzione sul peso psicologico di una detenzione
senza status giuridico. Sintesi di Rep., attribuita alla Croce
Rossa: "I detenuti stanno impazzendo".
Sabato, invece, questo titolo: "Fermate il soldato Rumesfeld".
Tra virgolette. Qualcuno, secondo Rep., avrebbe pronunciato questa
frase contro "l’uomo forte dell’Amministrazione", la
cui "stella si è offuscata". Chi ha detto questa
frase? Chi vuole "fermare il soldato Rumsfeld"?. Leggendo
l’articolo, che è di Zuccopycat, nessuno. Non c’è
nessuno che pronunci questa frase. Rep. se l’è inventata.
Neanche Zuccopycat la scrive. Zuccopycat si limita a riportare
(senza citare la fonte, cioè l’Atlantic Monthly) una biografia
sul giovane Rumsfeld, dove si racconta che Richard Nixon voleva
cacciare Rummy perché troppo pacifista sul Vietnam. Rep.
ha stravolto un episodio di 32 anni fa, l’ha spacciato per una
notizia fresca e ha fatto finta che si riferisse a una situazione
attuale. Red. Corr. davvero, non ha ancora capito perché
siano così imbrogliones. (continua)

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