La
prima pagina dell’organo dei Radical In, cioè la Repubblica
(Rep.) di ieri, 22 ottobre, si apriva con "Immigrati, allarme
dalla Libia". Nessun commento ieri in prima pagina. Chissà
come mai. Non avevano niente da dire i republicones, ma un giorno
di riposo può essere concesso anche ai più valorosi
combattenti per la difesa delle istituzioni democratiche. C’era,
però, una delle solite formidabili inchieste di Carlo
Bonini. Richiamo in prima e due fitte pagine interne. Il segugio
ha indagato su una "Associazione criminale nel Ros. Sotto
inchiesta il comandante e altri venti ufficiali". Bravo,
bravissimo. Ecco l’incipit: "Questa è una storia
nera di cui la Procura della Repubblica di Milano è venuta
a capo dopo sette anni di indagini cui pochi desideravano mettere
mano (sic) e che Repubblica è in grado di documentare".
Una storia nerissima e che Rep. "è in grado di documentare"
in quanto l’11 di settembre 2003 è stata già pubblicata
sul Giorno di Milano negli stessi termini e con le stesse identiche
notizie a firma di Italia Brontesi e Marinella Rossi: "Da
Ros antidroga a veri trafficanti – Bufera sull’Arma". L’inchiesta
si è chiusa allora, non l’altro ieri come fa credere Rep.
Insomma Bonini più che uno scoop ha preso un buco di una
quarantina di giorni.
Per una volta va dato atto a Rep. di essersi comportata, diciamo,
correttamente. L’altro giorno Guido Rampoldi detto Ramp! aveva
scritto un’intera pagina per dimostrare quanto fosse schifoso
Bush, il quale – sempre secondo Ramp! – aveva iniziato colloqui
segreti con i talebani per loschi affari petroliferi. Red. Corr.
aveva fatto notare che Ramp! aveva preso una cantonata, e che
i colloqui segreti di cui parlava a) si erano tenuti durante
la presidenza Clinton, b) erano notori. Ieri, il giorno dopo
la correzione di Red. Corr., Ramp. correttamente e rompendo
la prassi omertosa di Rep. ha rettificato: "Al contrario
di quanto ho scritto nel reportage dall’Afghanistan pubblicato
lunedì, i due incontri tra Taliban e Cia, finora ignoti
ai grandi media occidentali, avvennero negli ultimi mesi dell’amministrazione
Clinton e non all’inizio dell’amministrazione Bush". Bravo
Ramp! si fa così: rettificare anche al costo di dover
cestinare il proprio reportage incentrato su quel mascalzone
di Bush e i suoi interessi petroliferi. Gli incontri tra talebani
e americani però erano noti. E dal 1998, cioè da
quando Clinton lanciò dei missili contro i campi di Osama,
hanno avuto un unico obiettivo: l’estradizione del capo di al
Qaida, non fantomatici gasdotti. Dei colloqui tra americani e
talebani si è sempre saputo. Ed è probabile che
ne abbia scritto anche il Giorno.
Il poco chiarissimo prof. Franco Cordero, stanco di fare il Tacito
del Cav., ha preso di mira Maurizio Costanzo. E’ il secondo articolo
consecutivo contro il conduttore televisivo, definito dal poco
chiarissimo prof. "fratello M. Costanzo" e considerato
l’anello di congiunzione tra la P2 e la telecrazia del Cav. Gliene
dice di ogni, ma Rep. non ha il coraggio di scrivere il nome
dell’illustre fratello nei titoli e nei sommari. Comunque ecco
un poco chiarissimo estratto del poco chiarissimo prof. di ieri:
"Vistose le affinità: rampano senza motivi inibitori;
nel bestiame umano scovano ictu oculi i punti deboli; non esitano
a dire bianco quando tutti vedono nero, e lo dicono così
naturalmente da persuadere le anime tenere. I clous delle dottrine
forzaitaliote vengono dal cenacolo piduista". Sul Giorno
una prosa così verrebbe cestinata. (continua)
23 Ottobre 2003