Camillo di Christian RoccaRedazionalmente Corretto del 28 ottobre 2003

La
prima pagina dell’organo dei Radical In, cioè la Repubblica
(Rep.) di ieri, 27 ottobre, si apriva con "La battaglia
del crocifisso". Dai titoli e dai sommari non si capisce
di che cosa si stia parlando: "Il governo sconfessa il giudice";
"Ruini: è l’anima del nostro Paese"; "Castelli
minaccia l’invio di ispettori all’Aquila"; "Rognoni:
Sono disorientato"; "Il magistrato: la Cassazione mi
dà ragione". E’ uno degli storici difetti della prima
pagina di Rep: non si capisce mai quale sia la notizia. Spesso
è impossibile capire che cosa sia successo. Chi diavolo
è Rognoni, per esempio? Sul Corriere è tutto più
semplice: il titolo di ieri non era sulla "battaglia del
crocifisso" ma sul "crocifisso vietato", cioè
sulla notizia.
Rep. è un giornale nato per mischiare i fatti con le opinioni
ma, a furia di mischiarli, i fatti sono scomparsi. La stessa
cosa è capitata domenica. Titolo: "Sono un prigioniero
politico". Ok, chi ha detto questa frase? Lo svela il sommario:
"Interrogato a Firenze, Morandi ammette: appartengo alle
Br". Morandi si dichiara prigioniero politico?!? Ma prima
o dopo essere stato mandato dalla mamma a prendere il latte?

Come può un titolista credere che il nome di un tizio
che ha vissuto per anni in clandestinità e di cui fino
al giorno precedente nessuno sapeva chi fosse, possa improvvisamente
essere così noto da giustificare un "Morandi"
e basta? Anche ieri: "Delitto Biagi, Banelli era a Bologna".
Banelli!? Ok, dalla riga successiva, "il viaggio della br
toscana", si intuisce che Banelli non è un motorino,
il Benelli, ma una brigatista. Ma quei "sospetti anche su
Morandi" relativi a "Biagi" sembrano più
leggeri di una cronaca sul Festival di Sanremo, specie di questi
tempi. Sugli arresti dei brigatisti domenica c’era un articolo
di Francesco Merlo, il cui passaggio principale era il seguente:
"I nuovi brigatisti scimmiottano le vecchie Br, le quali
a loro volta scimmiottavano i nonni resistenziali. Sono scimmie
di scimmie che cercano di nobilitare la banalità del male
con le formulette rubate ai Moretti, ai Gallinari, ai Curcio,
che le avevano essi stessi rubate al mondo eroico dei partigiani,
già allora ridotto a rancore e oggi degradato a parodia,
a smorfia, a mossa".
Ieri Rep. sembrava già in sciopero, tanto era priva di
spunti e di articoli interessanti. Uno che sta lavorando moltissimo,
due o tre articoli il giorno, è il corrispondente da Londra,
Mr. Enrico Franceschini. Scrive di qualsiasi cosa (bravo), di
sesso, di cinema, di libri, di cronaca, ma quando arriva alla
politica gli capita sempre un infortunio. Il punto è che
Franceschini non sopporta Tony Blair, o forse non gli va giù
che il precedente republicones inviato in terra d’Albione, Antonio
Polito, fosse oltre che bravissimo anche un quasi Tony’s cronies,
cioè un intimo del giro blairiano. (Polito oggi subisce
il trattamento riservato agli ex republicones, è considerato
il Nando Adornato del XXI secolo). Franceschini, in ogni caso,
ci ha spiegato che Blair non solo sta morendo-perdendo-mentendo
a causa della guerra in Iraq, ma che sta trascinando nel baratro
anche Londra. Sabato: "Mobbing, bullismo e violenze, la
dura legge della City di Londra". Domenica: "Addio
Cool Britannia, Londra non fa più tendenza". Sarà
anche vero, quello che non è vera è la spiegazione
data da Franceschini all’espressione "Cool Britannia"
inventata dai blairiani nel 1997. Non è che "cool"
abbia "rimpiazzato il vecchio hot", come scrive Franceschini,
e non lo è per una serie di motivi. Primo: cool non ha
rimpiazzato niente, anche perché esiste dagli anni Cinquanta,
mai sentito parlare di cool jazz? L’espressione "Cool Britannia"
di Blair, invece, nasce per assonanza storico-fonetica con il
"Rule Britannia" imperiale.
Claudio Tito, "a tavola il premier cerca la pace",
continua a riportare tra virgolette le frasi del Cav. e di altri
esponenti politici. Come fa a sapere nel dettaglio e alla virgola
le cose che si sono detti? Perché non cita la fonte, fosse
anche anonima? Perché continua a far credere di essersi
travestito da cameriere e di aver preso appunti tra una scaloppina
ai funghi e un’insalata tricolore? Chi gli ha passato gli appunti
o la registrazione della riunione ristretta con Tremonti, Matteoli
e Buttiglione? Il solito Paolo Bonaiuti, l’insospettabile co.co.co.
di Rep?
Buono, cioè equilibrato, uno dei due articoli di Zuccopycat
su Paul Wolfowitz. Nessuno invece ha notato come il "Benigni
mattatore a Washington: In Italia di legale c’è solo l’ora"
abbia rubato, parafrasandola, una battuta di Michele Serra.
(continua)

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