La
prima pagina del quotidiano di origine indipendente ma ora in
corso di trasferimento in Largo Fochetti, quartiere della Garbatella,
cioè Repubblica (Rep.), l’unico giornale del mondo occidentale
che si premura di definire "di origine ebraica" l’autore
di un articolo comparso sulle sue pagine il 21 novembre, ieri
5 dicembre si apriva con "Trasporti, nuova sfida: il 15
sarà sciopero". Il titolo principale è sulle
pensioni. Il commento politico è affidato a Michele Serra,
autore di origine comunista e teorico della superiorità
antropologica della razza di sinistra. L’umoralista, per competenza,
fa a pezzi il razzismo di Umberto Bossi nei confronti dei neri,
definiti "bingo bongo".
Alla Casa Bianca hanno pensato di fare un regalo di Natale a
Vittorio Zucconi: Bush ha un piano per costruire una stazione
spaziale permanente sulla Luna. Per Zuccopycat è un gioco
da ragazzi: "Se la Terra è ingrata e si ribella alla
americanizzazione esportata con le armi, perché non volare
via, tornare in cielo e liberare la Luna?".
Interessante la pagina di Carlo Bonini, autore di origine Manifesto,
su Guantanamo, il campo di prigionia americano su cui Bonini
ha scritto un libro in uscita a gennaio. L’attacco, però,
non invoglia alla lettura: "Nel metabolismo d’acciaio di
Guantanamo" eccetera. Invece ne vale la pena, perché
fa un paio di ipotesi sul motivo per cui gli Usa hanno deciso
di concedere gli avvocati difensori ai nemici combattenti.
La notizia del giorno però è a pagina sei: Le Monde
racconta Rep. ha pubblicato un lungo articolo sul
"populismo" del Cav. E passi. Ma il giornale parigino
ha pubblicato anche un articolo di Ezio Mauro, autore di origine
della provincia granda. In questo articolo il direttore di Rep.
spiega ai francesi che Rep. "è un giornale culturalmente
diverso" rispetto all’Italia dei berluscones. Ma, a un certo
punto, scrive che "La Repubblica non ha mai gridato che
in Italia la libertà di stampa è in pericolo".
Rileggere prego: secondo il direttore di Rep. "La Repubblica
non ha mai gridato che in Italia la libertà di stampa
è in pericolo". Né una, né due volte,
mai. Soltanto martedì, su Rep., Mauro aveva scritto che
il Cav. ha attaccato "lo stato di diritto e la separazione
dei poteri" e "l’informazione e il pluralismo".
E che c’era "molto di più": "La qualità
della nostra democrazia da ieri è pericolosamente impoverita".
(continua)
6 Dicembre 2003