Camillo di Christian RoccaLa Bbc ha scoperto il colpevole del caso Kelly: la Bbc

In zona Cesarini, come si dice con linguaggio calcistico, Tony Blair potrebbe aver segnato un gol clamoroso nella decisiva partita che si concluderà il 28 di gennaio con il verdetto della Commissione di Lord Hutton sugli eventi che hanno portato al suicidio di David Kelly, lo scienziato che studiava lo stato di avanzamento delle armi di sterminio di Saddam. La Bbc, che aveva già ammesso a spizzichi e bocconi alcune sue responsabilità nella vicenda, domani sera farà di più. Trasmetterà una puntata speciale di Panorama, il principale programma di attualità e, così ha scritto ieri il Daily Telegraph, sarà "profondamente critica sul modo in cui ha gestito l’informazione sugli eventi che hanno portato all’inchiesta Hutton".
La storia è questa: il cronista della Bbc, Andrew Gilligan, aveva accusato l’entourage di Tony Blair di aver "sexed up", reso cioè più attraenti, i rapporti dei servizi segreti sulle armi di Saddam al fine di convincere gli inglesi della necessità di un intervento in Iraq. Ne è nato un caso politico e giornalistico che ha coinvolto ministri e collaboratori di Tony Blair, oltre ai vertici della Bbc. La fonte del giornalista era David Kelly, ma leggendo i suoi appunti si è scoperto che lo scienziato, al contrario di quanto detto dal giornalista, non aveva fatto il nome di Alistair Campbell, il principale collaboratore di Blair. In seguito al clamore dello scandalo, il dottor Kelly si è suicidato. Lord Hutton ha presieduto una commissione d’inchiesta che il 28 presenterà il verdetto. In questi giorni si è detto che il destino politico di Blair sia legato all’esito dell’inchiesta, e i giornali hanno lasciato credere che per il premier inglese si potesse mettere davvero male. Invece, ieri, è arrivata la notizia di questo mea culpa, in realtà l’ennesimo, ma questa volta pare definitivo. Il titolo che i responsabili di Panorama hanno dato allo speciale di mercoledì è "A fight to death". Si legge sul sito della Bbc: "In attesa del verdetto di Lord Hutton, Panorama fornirà un resoconto fattuale della battaglia tra il governo e la Bbc e su alcuni eventi che l’hanno circondata. Il programma ­ si legge nel comunicato ­ sarà accurato e imparziale, anche quando dovrà affrontare le particolari circostanze che coinvolgono la Bbc".
Secondo il racconto del Daily Telegraph, giornale che sulla vicenda non si schierò col premier, "il programma ha causato una grande divisione dentro la Bbc", proprio perché sarà molto incisivo nel criticare i propri giornalisti. Non solo, secondo quanto è venuto a sapere il Telegraph, spazzerà via anche ogni ipotesi di disonestà governativa nella gestione del materiale fornito dai servizi di intelligence.
"A fight to death" sarà particolarmente critico nei confronti di Andrew Gilligan, l’autore dello scoop che ancora oggi perseguita Tony Blair (anche sui giornali italiani, ieri su Repubblica, per esempio). Pare che le critiche non colpiranno soltanto Gilligan ma anche i vertici della Bbc, colpevoli di aver sostenuto il giornalista prima ancora di aver condotto un’adeguata inchiesta che accertasse i fatti. Per l’occasione, ed è una novità per un programma di attualità, Panorama andrà in onda in prima serata, alle 20.30, durerà un’ora e mezza e sarà condotto da John Ware, uno dei giornalisti della Bbc di maggiore esperienza.
Sempre secondo il racconto del Telegraph, il direttore generale della Bbc, Greg Dyke, non vedrà il programma prima della messa in onda e non interverrà prima che sia mostrato al pubblico. Subito dopo, le tensioni dentro l’azienda aumenteranno, anche perché si prevede che il documentario possa contraddire la posizione del presidente del consiglio dei governatori, Gavyn Davies, e di altri dirigenti della Bbc. Davies ha sempre difeso lo scoop anti Blair di Gilligan, secondo cui Blair e i suoi probabilmente sapevano che il pericolo imminente di un attacco iracheno, così come era stato paventato da un rapporto dei servizi, fosse falso. Secondo Gilligan, gli uomini di Downing Street introdussero una frase sul possibile attacco iracheno in 45 minuti, e lo fecero in modo disonesto. In seguito la Bbc ha ammesso che il servizio di Gilligan era "imperfetto", ma ha ribadito che tutto sommato l’accusa era corretta.
Tony Blair sarà felicissimo di vedere il programma, anche perché verrà ribadito che all’inchiesta Hutton non è stata presentata alcuna prova di un coinvolgimento dello staff di Downing Street nella fabbricazione del rapporto dei servizi. Nessuna anticipazione, invece, sul perché e su chi fece trapelare alla stampa il nome del dottor Kelly.
La trasmissione ristabilirà la fiducia degli inglesi verso la Bbc? Possibile. Nonostante l’altra notizia di ieri riguardante la British Broadcasting Corporation confermi invece i dubbi ricorrenti sul suo pregiudizio filo arabo: il direttore di al-Jazeera, Ibrahim Helal, ha lasciato la televisione del Qatar per andare a lavorare proprio alla Bbc.

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