La
prima pagina del quotidiano di Largo Fochetti, cioè La
Repubblica (Rep.), ieri 12 gennaio si apriva con "Bossi:
il Polo tradisce i patti". Guido Passalacqua, di professione
intervistatore di Bossi, ha scritto una bella intervista al leghista.
Sul numero di ieri la cosa più interessante è la
foto di pagina 12 che illustra l’articolo di Gabriele Romagnoli
dal titolo: "Saleh, il Barbiere d’Arabia". Saleh è
uguale a Massimo D’Alema. Ottima, come sempre, la corrispondenza
di Alberto Flores D’Arcais sulla campagna per la Casa Bianca.
Deludente, invece, Zuccopycat anche perché non ha ancora
scritto l’articolo sulla prossima invasione della Luna. Certamente
arriverà, intanto gli suggeriamo due slogan intorno al
quale zuccopycatteggiare: "No moon for Oil" o "Not
in the Mars name".
Domenica c’era una formidabile intervista di Antonello Caporale
(Cap.) a Giovanna Melandri. Cap. l’ha presa in giro in modo perfido,
spiegandole che il succo del suo intervento all’Assemblea dei
girotondi era sintetizzabile con un catastrofico "Più
tasse per tutti". Melandri se ne è accorta soltanto
nel corso dell’intervista, ha tentato di giustificarsi, di modificare,
di smussare, di fare retromarcia pur non indietreggiando. L’effetto
era comico. Cap. è stato geniale quando ha dato voce a
un militante: "A Giova’, sta storia delle tasse nun me convince
proprio". Eugenio Scalfari si è astenuto dal commentare
Norberto Bobbio, preferendo ripetere che non è "un
grande estimatore di Antonio Fazio" però. Di Bobbio
ha scritto Ezio Mauro. Con tutti quei riferimenti a Torino sembrava
più un articolo della Stampa, nonostante lì non
abbiano scritto, come Mauro, che "Bobbio rifiutava l’equidistanza
tra fascismo e comunismo".
Non è vero. Sulla Stampa, infatti, Barbara Spinelli ha
scritto che "Bobbio aderì con convinzione alla tesi
sulla somiglianza dei totalitarismi". E, ricorda la Spinelli
a onta del capo republicones, Bobbio lo ribadì "in
un’intervista a Giancarlo Bosetti". Indovinate su quale
giornale? "Su Repubblica".
Mauro, infine, ha fatto passare una volgarità di Giorgio
Bocca su Pietrangelo Buttafuoco che aveva intervistato Bobbio
e su Bobbio medesimo come se questi fosse poco lucido: "Ricordo
con sofferenza e disprezzo la cattiva azione di un diffamatore
che andò a Torino a intervistarlo per un foglio di destra
e che ricorreva a trucchi e a inganni per fargli confessare"
il suo passato fascista. Bobbio, un paio di giorni dopo, era
il 14 novembre 1999, spiegò sulla prima pagina della Stampa
che Butt. non gli tese nessuna trappola. Fece sapere di "aver
letto il testo dell’intervista" prima che andasse in stampa,
che aveva detto cose che non aveva "mai detto così
esplicitamente", e quanto al fatto che avesse rimosso il
suo fascismo perché se ne vergognava, commentò:
"E’ proprio così". Anche Bocca è proprio
così. (continua)
13 Gennaio 2004