La
prima pagina del quotidiano di Largo Fochetti, cioè La
Repubblica (Rep.), ieri 15 gennaio si apriva con "Parmalat,
allarme di Tremonti". In prima parte un bel racconto di
Giampaolo Pansa sul Tanzi che voleva acquistare Rete4 con l’appoggio
di Ciriaco De Mita (e quindi di Rep.). Rep. ospita, a pagina
16, una nota politica di Piero Ricca, l’uomo che diede di buffone
al Cav.
Massimo Giannini indaga nella mente perfida del Cav. bastonato
sulla Gasparri e sul Lodo Maccanico: "Cosa fa Silvio Berlusconi?",
si chiede Giann. Già, cosa fa? "Tace". Ma non
perché sia malato, eppure Giannini non è contento
di avere un premier in forma: "Il compiacimento per le buone
condizioni di salute del primo ministro non esaurisce l’inquietudine
sulle sue prossime scelte strategiche. Semmai le accresce".
Avete capito bene: il fatto che il Cav. sia in salute "accresce"
l’inquietudine. Ma il Cav. non sta zitto? Sì, ma secondo
Giannini è la prova che sta preparando una sorpresa per
mettercela in quel posto. La sa lunga Giann. E annuncia ai lettori
che alle prossime elezioni il Cav. li fregherà "con
400 miliardi di euro già stanziati dal partito-azienda".
Per dirla chiara, 400 miliardi di euro sono ottocentomila miliardi
di lire (800.000.000.000.000). Con i soldi "già stanziati"
dal suo partito-azienda, il Cav. potrebbe varare 20 Finanziarie
da quarantamila miliardi, potrebbe coprire in un colpo solo trentadue
buchi Parmalat, potrebbe ricostruire l’Iraq di tasca propria
undici volte, potrebbe comprare sedicimila Vieri, si potrebbe
ridurre centotrentatré milioni di volte le borse sotto
gli occhi. Invece, per Rep, li spenderebbe per la cadrega di
Schifani. Una cosa però è certa, se il padrone
di Rep, il Carl., fosse stato altrettanto generoso, se avesse
cioè stanziato anche lui "400 miliardi di euro",
anziché di misere lire, come fece, avrebbe certamente
acquistato la Sme, e ora non ci troveremmo in questo casino.
Fenomenale, al solito, Guido Rampoldi, nella sua battaglia contro
gli americani ostaggio dei neocon. Segnala che in Arabia Saudita
sia tutto rose e fiori (se fosse vero, sarebbe la prova che i
neocon hanno avuto ragione a fargli prendere uno spavento
ma non è vero). Ramp! ha intervistato il fratello del
re, il quale predica la "nonviolenza di Gandhi". Il
principe è un sincero riformista ma Ramp! forse non sa
che a) Talal bin Abdelaziz a corte conta zero; b) che è
il costruttore di Riad 2; c) che è il papà di Al
Waleed, socio in affari del Cav. (continua)
16 Gennaio 2004