Camillo di Christian RoccaENRICO RAVA, BRAD MEHLDAU, JOEL FRAHM with Brad Mehldau, FRED HERSCH TRIO, VIKTOR KRAUSS, THE BAD PLUS, ARILD ANDERSEN with Vassilis Tsabropoulos and John Marshall

ENRICO RAVA – Easy Living (Ecm)

ENRICO RAVA di Alberto Riva – Note necessarie (Minimum Fax)
E’ probabile che il disco di Enrico Rava, il più grande jazzista italiano, per la Ecm, la più ricercata etichetta discografica del mondo, sia stato il più recensito e il più segnalato degli ultimi anni. L’incontro, in realtà un riabbraccio, tra Rava e patron Manfred Eicher ha giovato a entrambi, quindi anche a noi. Questo cd è puro sound Ecm, pulito, essenziale, nitido e gelido, ma allo stesso tempo è anche un disco molto italiano. Si intitola "Easy living", vivere in modo tranquillo. Contemporaneamente è uscita una bella biografia di Rava scritta da un preparato giornalista milanese, Alberto Riva. Al libro è allegato un ottimo cd antologico.

BRAD MEHLDAU
Anything goes (Warner)
Bella la vita, caro Brad Mehldau. Sei il più bravo di tutti, nessuno è romantico quanto te, pochi hanno il senso melodico come il tuo. Solo tu riesci a mescolare Schumann e il rock psichedelico. Questo tuo ultimo disco, al solito, è perfetto. Ottima, come sempre, la tua terza cover consecutiva dei Radiohead, stavolta è Everything in the right place, ma ti prego prova a fare qualcosa di diverso. Oddio, no. Meglio di no. L’anno scorso ci avevi provato, e il risultato non era stato dei migliori. Ok, continua a fare le tue cose che le fai benissimo.

JOEL FRAHM with Brad Mehldau
Don’t Explain (Palmetto)
Bella la vita se suoni il sassofono e il tuo compagno di banco al liceo era Brad Mehldau. Joel Frahm ha convinto Brad a fare un disco in duo per raccogliere fondi per il programma musicale della loro High School in Connecticut. Inutile ma bello.

FRED HERSCH TRIO – + 2 (Palmetto)
Se c’è uno che può testimoniare quanto sia davvero bella la vita, questo è Fred Hersch, uno dei pianisti jazz più sottovalutati del mondo. Hersch è sieropositivo ma continua a vivere in modo tranquillo e a suonare divinamente. E’ talmente minimalista che spesso scompare, è come se Bill Frisell suonasse il piano. Qui in "+2" ha aggiunto al suo trio un trombettista e un sassofonista, bravissimi. Il disco è dunque più vivace, anzi diciamo che è eccezionale, uno dei suoi migliori. Nota per Walter Veltroni e gli altri collezionisti di cover dei Beatles: qui c’è And I love her.

VIKTOR KRAUSS – Far from enough (Nonesuch)
Bella la vita, caro Viktor Krauss. Non tutti possono permettersi un debutto accanto a Bill Frisell. Ci sei riuscito, bravo. "Far from enough" è uno dei dischi più belli dell’anno, sia per la categoria jazz, sia per la categoria alternative rock, sia per la categoria country. Ascoltatelo. Cover dei Led Zeppelin in chiave country, echi di Cocaine di Eric Clapton, molto Pink Floyd. Però è jazz.

THE BAD PLUS – Give (Columbia)
Bella la vita, a godersi il successo del primo, strepitoso, disco. Vi ricordate? I Bad Plus fecero un cd di grunge-jazz, con una versione da sogno di Smells Like a teen spirit dei Nirvana. Il modulo di Give è lo stesso, primo brano strepitoso, gran casino però melodioso, cover di brani rock degli anni Settanta.

VIJAV IYER – Bloodsutra (Art. House)
Bella la vita se la Asian-American Arts Alliance ti finanzia il disco. Vijav Iyer è un bravo pianista indiano che vive a New York, e deve essere ammanicato mica da ridere con la potente lobby asiatica di stanza in America. L’anno scorso ha suonato a una cena in onore di Bill Clinton. Non crediate che sia un raccomandato, però: è davvero bravo. Gli piace il free jazz e la musica delle sue origini. Funziona.

ARILD ANDERSEN with Vassilis Tsabropoulos and John Marshall – The Triangle (Ecm)
Il decano dei contrabbassisti Ecm, Arild Andersen, insieme con un altro vecchiaccio dell’Ecm, il batterista John Marshall, accanto alla nuova star dell’etichetta di Monaco, il lussurioso pianista greco Vassilis Tsabropoulos. Un triangolo perfetto. Bella la vita.

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