Agli americani, a Bush (e a John Kennedy)
"Siamo una nazione in guerra". "Gli Stati Uniti d’America non vanno mai in guerra perché lo vogliono, vanno in guerra soltanto perché devono". "Io combatterò una guerra al terrore più intelligente e più efficace. Utilizzeremo ogni strumento dei nostri arsenali: quelli economici così come la nostra forza militare, i nostri principi così come la nostra potenza di fuoco". (John Kerry, 29 luglio)
Messaggio ad al Qaida
"Abbiamo un messaggio chiaro per al Qaida e il resto dei terroristi. Non potete scappare. Non potete nascondervi. Vi distruggeremo". (John Edwards, 28 luglio)
Dedicato a Piero Fassino
"So che cosa dobbiamo fare in Iraq. Abbiamo bisogno di un presidente che abbia la credibilità di portare gli alleati dalla nostra parte per condividere il fardello, ridurre il costo per i contribuenti americani e ridurre il rischio per i soldati americani. Questo è il modo giusto per finire il lavoro e portare i nostri soldati a casa" (Kerry, 29 luglio)
"Quando Kerry sarà presidente i nostri amici e alleati non avranno nessuna scusa per restare in panchina". (Joe Biden, 29 luglio)
Dedicato agli europei
"Dobbiamo ricostruire le nostre alleanze, in modo da prendere i terroristi prima che siano loro a prendere noi". (Kerry, 29 luglio)
Dedicato ai pacifisti
"Che non ci siano dubbi: io non esiterò a usare la forza quando è richiesta. Qualsiasi attacco avrà una risposta rapida e certa. Non darò mai a nessuna nazione né a organizzazioni internazionali un veto sulla nostra sicurezza nazionale. E costruirò un esercito americano più forte". (Kerry, 29 luglio)
Bush light
"Con fiducia e determinazione saremo in grado di dire ai terroristi: voi perderete, e noi vinceremo. Il futuro non appartiene alla paura, appartiene alla libertà". (Kerry, 29 luglio)
L’Iraq c’entra con la guerra al terrorismo
"Dobbiamo sostenere le nostre coraggiose e fantastiche truppe la nuova "greatest generation" che hanno liberato l’Afghanistan e l’Iraq da tirannie assassine e che stanno combattendo stanotte in entrambe queste nazioni per sconfiggere i terroristi e consentire laggiù la crescita di governi liberi e stabili". (Joe Lieberman, 29 luglio)
Patria
"Vedete la bandiera lassù? La chiamiamo Old Glory. Stelle e strisce per sempre. Ho combattuto per quella bandiera, come molti altri di voi qui e in giro per il paese. Quella bandiera sventolava sulla postazione di sparo proprio dietro la mia testa. Era stata colpita più volte e fatta a brandelli, ma non ha mai cessato di fluttuare nel vento. Ha avvolto le bare degli uomini con cui ho servito il paese e degli amici con cui sono cresciuto. Per noi quella bandiera è il simbolo più potente per spiegare chi siamo e in che cosa crediamo. La nostra forza. La nostra diversità. Il nostro amore per il paese. Tutto questo fa dell’America un paese grande e buono". (John Kerry, 29 luglio)
Terrorismo, come fascismo e comunismo
"Tutti noi sappiamo che lungo la storia la libertà ha avuto come oppositori dittatori e aggressori, fascisti e comunisti. Il mondo è ancora afflitto da ciascuno di questi esempi. Ma negli anni recenti abbiamo visto sorgere una nuova ondata di Male, il terrorismo. Da presidente John Kerry guiderà l’America e i suoi alleati per sconfiggere e distruggere i gruppi terroristi in giro per il mondo. I nostri avversari ai loro seguaci non hanno niente da offrire se non odio, distruzione e morte". (Madeleine Albright, 29 luglio)
"Al Qaida è l’erede dei nemici che abbiamo sconfitto prima, è l’equivalnte odierno dei nazisti e dei fascisti che odiavano i valori al centro del modo di vivere americano: democrazia, plularismo, diversità e tolleranza, innovazione e conquista, forza e libertà. E il destino di al Qaida sarà lo stesso di quello degli altri tiranni e dei delinquenti, li sconfiggeremo. Abbiamo bisogno di un presidente che guidi questa battaglia. E’ l’ora di John Kerry". (Bill Richardson, 28 luglio)
La senti questa voce?
"Con Kerry attaccheremo e distruggeremo la minaccia terrorista. Entrerà nel Pantheon dei grandi presidenti di guerra democratici". "America: ascolta questo soldato. Scegli un leader il cui coraggio fisico, i cui valori morali e il cui sano giudizio con l’aiuto di Dio e con il nostro impegno rafforzerà il paese, proteggerà la nostra libertà, rinnoverà il nostro spirito e renderà sicuro il futuro dei nostri figli". (Gen. Wesley Clark, 29 luglio)