Camillo di Christian RoccaL'ultimo eroe dell'Unità

Non bastavano Montanelli, Biagi, Dini, Casini, Follini, Veronica Berlusconi, Sartori, Powell, Mastella, Cirino Pomicino, Cossiga, Dotti, Stefania Ariosto, Pivetti, Di Pietro, Zoff, Chirac, Jovanotti, Rosy Bindi, Rosa Russo Jervolino e mille altri ancora, ora anche Giuseppe Baudo da Militello, detto Pippobaudo da via Teulada, cioè l’icona della televisione nazional popolare d’Italy un tempo disprezzata e dileggiata dai compagni radical chic, è finalmente asceso all’Olimpo dei nuovi eroi anti Cav. dell’Unità, giornale che fu di Antonio Gramsci e ora non lo è più.
In questi giorni, la nuova costola della sinistra è lui, il Pippo nazionale, per usare la storica definizione dalemiana su Umberto Bossi, il quale ebbe anche lui un periodo da statista in quanto alleato dei governi di centrosinistra. E’ un mondo magnifico quello che si rinnova quotidianamente sulle colonne dell’Unità, dove pare che abbiano le antenne sensibilissime per cogliere anche solo un batter di ciglia, purché vagamente spacciabile anti Cav, per trasformare l’avversario di ieri nell’eroe da ammirare in prima pagina. Oggi tocca a Pippo, dunque, "un patrimonio" dell’azienda, un autore che fa ascolti "trasformando ancora una volta una notizia di cronaca in momento emotivo denso di ascolti", addirittura "uomo dell’anno di Sorrisi e Canzoni", nonché feroce oppositore del socialista Enrico Manca. Insomma, non il democristianone che tutti conosciamo, ma un innovatore che ha prodotto "un vorticoso succedersi di programmi di gran successo", un "Superpippo" che quando mannaggia gli capita che le cose vadano male riesce sempre a far "diradare in fretta il polverone" per poi "tornare in groppa al cavallo Rai, trasformandosi in salvatore dei palinsesti". Rullo di tamburi, musica marziale, atmosfera cupa tipica del regime. Per l’Unità agosto 2004, Pippo è dunque quel super eroe che ha avuto la capacità e la forza di portare in Rai "pezzi da novanta", non solo "il leggendario Louis Armstrong", ma anche "Bruce Springsteen, Tina Turner e Cher". Perdinci.
Molto più banalmente, Pippo Baudo è l’emblema di quella tv italiana che la stessa Unità giudica volgare e senza idee. Ritrovarselo su quelle stesse colonne come se fosse Mandrake, fa sorridere. Come se un giorno qualcuno decidesse di affidare l’Unità a Furio Colombo.