Camillo di Christian RoccaRE: NO SUBJECT di Christian Rocca & Luca Sofri

 

Caro Christian, l’altra sera ho visto Graydon Carter, il direttore di Vanity Fair americano che ultimamente si è buttato a sinistra dopo una vita agli Hamptons (un po’ come Furio Colombo): aveva la solita chioma leggiadra e curata (un po’ come Furio Colombo) ed era a una festa di Armani a Milano. Ti chiederai: e che ci facevi tu? Me lo chiedevo anch’io, fino a che non hanno messo “Let me go” degli Heaven 17 e la festa è diventata molto anni Ottanta. Ho aspettato un po’ per vedere se passava anche “Paninaro” dei Pet Shop Boys, ma niente. E allora sono andato a dormire (un po’ come Furio Colombo).

Caro Luca, qui a New York è uscito il nuovo libro di Ann Coulter, una specie di Fallaci americana quanto a pensiero sull’Islam. Dopo l’11 settembre del 2001 fu cacciata da un giornale di destra perché aveva suggerito un piano semplice semplice a George Bush: “Invadi i loro paesi, uccidi i loro leader, converti i loro popoli”. Il titolo del nuovo libro della stangona Ann è “Come parlare con un liberal di sinistra (se devi)”. La ragazza è una disgrazia, ma la sua prima riga è fulminante: “Storicamente il modo migliore di convertire un liberal di sinistra è che lasci la casa dei genitori, trovi un lavoro e cominci a pagare le tasse”.

Caro Christian, sarà fulminante, ma è una fesseria: altrimenti saremmo tutti di destra fuorchè i disoccupati, gli evasori e i mammoni. Io invece sto leggendo “Ask the pilot”, la raccolta delle rubriche tenute su Salon da Patrick Smith. Lui è un pilota di voli di linea che risponde alle domande dei lettori, tipo “Cosa succede se un uccello sbatte su un aereo in volo?, “Chi inventa le sigle degli aeroporti?” o “Perché non si vedono comandanti donne?”. Io voglio scrivergli per sapere come mai all’aeroporto mi ritirano le forbicine da unghie e poi in aereo mi servono il pranzo con i coltelli e le forchette di metallo. E poi ho una teoria sull’aria condizionata: secondo me c’è dentro qualcosa. Come mai appena decolliamo io mi addormento?

Caro Luca, c’è che il nuovo disco dei Rem non mi piace, e non perché si siano messi a fare politica, figuriamoci. Fosse per questo non potrei più ascoltare niente, se non il country del Tennessee e l’inno dei marines. Il punto è che Around the Sun è un disco abbastanza inutile, tranne che per un paio di canzoni come Leaving New York e Final Straw. Un tempo i Rem erano noti perché ogni loro nuovo disco era migliore del precedente. A loro non si applicava la regola del “noperchécioè-mi-piacciono-i-primi-dischi-poi-sono-diventati-commerciali”. Ovviamente Around the Sun non mi piace relativamente ai Rem, non alle cose che voi conduttori radiofonici fate ascoltare alla povera gente.

Caro Christian, intanto io faccio ascoltare ottima musica, compatibilmente con le avvedute logiche di un’azienda come la Rai. Tu a quell’ora dormi, quindi che ne sai? E poi io ormai confido sugli U2, per il genere grandi-attese-dell’autunno. Se devo dirla tutto, confido anche sulla cattura di bin Laden: se lo prendono sono contento; se non lo prendono sarà divertente vedere come se la cavano tutti quelli che da mesi annunciano sapientoni che alla vigilia delle elezioni americane cattureranno bin Laden. Oh, magari hanno ragione: hai visto mai.

Caro Luca, Bin Laden è morto. Comunque sai che il disco dei Rem è bello? Non sono matto, dico sul serio (sia su Osama sia sui Rem). Ogni tanto capita che ai primi ascolti un disco mi sembra orribile, poi mi piace qualche canzone, infine non riesco più a staccarmene. Mi successe anche con il secondo disco dei Coldplay e con George W. Bush. Mi capita meno con i film, intanto perché mi rifiuto di vederli una seconda volta, poi perché mi distraggo. L’altro giorno, per esempio, ho visto Collateral con un Tom Cruise improponibile (col pizzetto pare Stefano Tacconi all’Isola dei Famosi). Dicono che il film sia molto bello, un noir losangelino, mah. Io mi sono annoiato. E mi sono concentrato sul signore seduto davanti a me. Era uno dei miei idoli: Pat Metheny. Abbiamo gli stessi gusti, ho pensato. Solo che lui mangiava un bidone di popcorn. Come si fa a essere un genio del jazz e mangiare i popcorn?

Caro Christian, Collateral è molto bello.

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